Scuole paritarie: Fism, “guidare il processo della riforma del Terzo settore, non subirlo”

La riforma del Terzo settore a partire dal alcune settimane è entrata nel vivo con l’avvio del Runts – il Registro unico nazionale del Terzo settore – attivando un percorso che, nonostante la presenza di ambiti rilevanti non ancora definitivamente disciplinati, vede interessate, in termini decisionali, le scuole della Fism, la federazione alla quale in Italia fanno riferimento circa 9.000 realtà educative vissute da quasi 500.000 bambini e dove lavorano oltre 40.000 educatori e addetti. “La Fism nazionale, conscia che è in atto una ‘riforma epocale’ del mondo non-profit, intende essere attore privilegiato del processo evolutivo assieme alle federazioni regionali e provinciali/territoriali, nonché alle scuole federate interessate, nella consapevolezza che è sicuramente strategico guidare tale processo, anziché subirlo”, fa sapere in una nota il responsabile dell’Area gestionale Luca Iemmi, informando sul piano di lavoro approvato nel recente Consiglio nazionale e orientato su due linee tematiche parallele. Ovvero, da un lato “la formazione di tutti i soggetti Fism interessati alla normativa del Terzo settore, aperta ai presidenti regionali e provinciali, ai quadri Fism, ai gestori delle scuole, ai referenti, agli amministratori, agli incaricati dei Centri Servizi Fism, ai consulenti legali e fiscali di riferimento, attraverso incontri tenuti da relatori qualificati”. Dall’altro “studi, progettazione e presentazione, per l’approvazione da parte del Consiglio nazionale, della ‘Rete associativa Fism’ che dovrà accorpare gli enti a livello nazionale”.
La formazione, gratuita, è aperta a tutti coloro che vorranno partecipare mediante collegamenti online. Il primo incontro si è tenuto il 17 dicembre scorso. I prossimi si svolgeranno nei prossimi mesi. Lo studio della “Rete associativa Fism” sarà invece a cura di una Commissione nazionale apposita, in via di definizione. “Sarà affiancata, anche in questo caso, da professionisti tra i più esperti del settore. Si parte da gennaio. L’intenzione della Presidenza Fism è quella di creare, a livello nazionale, uno staff che possa accompagnare e supportare le scuole federate che, dopo le valutazioni del caso, decideranno di entrare o meno nel Terzo settore”, scrive Iemmi. Concludendo: “Siamo certi che, con la collaborazione di tutti, saremo in grado di fornire tutti gli strumenti utili ad affrontare al meglio la riforma in atto”.

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