Coronavirus Covid-19: Uildm, “vaccinazione raccomandata per bambini con patologie croniche, incluse malattie neuromuscolari”

“Il 1° dicembre 2021 la Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa-Agenzia italiana del farmaco ha approvato l’estensione di indicazione dell’utilizzo del vaccino Comirnaty (Pfizer) per la fascia di età compresa tra 5 e 11 anni, con formulazione specifica (pediatrica) e con una dose ridotta (1/3 del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti). La schedula vaccinale prevede la somministrazione di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra”. Lo ricorda oggi l’Uildm, la cui Commissione medico-scientifica, a seguito di questo aggiornamento, ha preparato una nota con alcune raccomandazioni sulla vaccinazione anti Covid per i bambini che soffrono di patologie croniche, incluse le malattie neuromuscolari.
“Il vaccino è raccomandato in tutti i casi perché si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione e di prevenire casi severi, sia pur rari, dovuti direttamente al virus o alle sue complicanze infiammatorie. Nel beneficio di una vaccinazione si deve considerare non soltanto la protezione dalla malattia, ma anche la possibilità di frequentare con una maggiore sicurezza la scuola e mantenere gli spazi ricreativi ed educativi, particolarmente importanti per lo sviluppo psichico in questa fascia di età”, si legge in una nota dell’Uildm.
“La raccomandazione alla vaccinazione è ancora maggiore se il bambino soffre di patologie croniche, incluse le malattie neuromuscolari – prosegue la nota -. Infatti il vaccino aiuta a prevenire possibili effetti più gravi dovuti al Covid-19: è quindi molto più rischioso lasciare un bambino con malattia neuromuscolare senza alcuna protezione. Le controindicazioni sono rarissime e in ogni caso i vantaggi della vaccinazione superano i pochissimi rischi. Gli specialisti che seguono il bambino potranno dare utili indicazioni in tal senso”.

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