Diocesi: mons. Accrocca (Benevento), “ogni discernimento non può che farsi alla luce della Parola di Dio che illumina e salva”

Con la lettera pastorale “Lampada ai nostri passi” l’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, riprende il cammino interrotto a causa della pandemia. In questo anno pastorale saranno attivati dei percorsi, proposti nella nuova lettera, in preparazione del convegno pastorale che sarà celebrato dal 20 al 22 giugno 2022. “Il cammino sinodale sarà ritmato dalla Parola di Dio, perché ogni discernimento non può che farsi alla luce di quella Parola che illumina e salva”, spiega il presule. “Nel corso dei prossimi anni la nostra Chiesa – afferma mons. Accrocca – dovrà impegnarsi con tutte le forze per porre al centro della sua azione pastorale la Parola di Dio. Plagiando uno slogan coniato ormai decenni or sono dalla pastorale familiare, possiamo dire: ‘Non tutto e non solo Parola, ma niente senza la Parola’, e senza che la Parola – aggiungo – abbia un ruolo centrale in ogni cosa, perché è solo la Parola di Dio che può garantire alla Chiesa – in un Occidente che sta sempre più allontanandosi dalla radice cristiana da cui è stato generato – di superare la bufera scatenata da una crescente secolarizzazione”. L’arcivescovo avverte: “Tante tradizioni e riti ai quali siamo abituati (e ormai persino assuefatti) saranno drasticamente ridimensionati, alcuni fin quasi a sparire, nel volgere di pochi anni e quelli che sopravviveranno non sempre equivarranno a una testimonianza di fede. La Parola di Dio no, essa rimane. Dura per sempre, e anche di più (Is 40,8)! Ed essa può incrociare l’interesse dell’uomo moderno, perché è una parola sull’uomo, parla dei suoi drammi e delle sue speranze, sempre gli stessi, nonostante lo scorrere delle epoche e il variare delle mode. Una Parola, certo, che deve cambiare la vita fino stravolgerla, fino a dare al credente criteri di valore e di giudizio radicalmente diversi rispetto a quelli comunemente utilizzati nella società; una Parola che deve portarci a vivere nell’amore”. In definitiva, “la fede e la Parola che la suscita, o cambia la vita o non è”.
Il presule offre nella lettera pastorale anche alcuni suggerimenti concreti, come la riscoperta della “basi scritturistiche”, la recita comunitaria della Liturgia delle Ore, la catechesi in preparazione ai sacramenti dell’Iniziazione sempre più incentrata sul metodo della narrazione biblica, la lectio divina in gruppo, i Centri di ascolto nelle case, una Scuola della Parola, in circostanze straordinarie la Lettura continuata della Parola di Dio.

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