Riviste: Famiglia Cristiana, a Natale compie 90 anni. Nel 2022 l’udienza da Papa Francesco, la crociera con i lettori ed eventi in varie città

Famiglia Cristiana nacque, il 25 dicembre 1931, più interessato alla formazione che all’informazione. Lo ricorda una nota di oggi della rivista paolina. Furono i direttori successivi a don Bernardo Bergogno (don Pier Luigi Occelli, don Pierino Marazza e don Luigi Zanoni) a dare grande impulso al giornale che arrivò, verso la fine del 1954, a 300mila copie. La svolta vera arrivò con don Giuseppe Zilli. “Un perfetto apostolo deve essere anche un perfetto professionista”, sosteneva. Don Zilli convinse tanti laici, fior di professionisti, a lavorare per Famiglia Cristiana: giornalisti, fotoreporter, disegnatori, grafici, tipografi, impiegati, segretarie. Il giornale cresceva. Nel 1961 tagliò l’ambizioso traguardo del milione di copie. Don Leonardo Zega continuò l’opera. Accanto e oltre le redazioni di Milano, Roma ed Alba, aprì uffici a Bologna, Torino e Venezia, si avvalse di corrispondenti a Londra, Mosca e Parigi, commissionò reportage in tutti i Continenti, accompagnò certe iniziative pastorali (come le Giornate mondiali della gioventù) con supplementi e dossier. Una linea seguita dai suoi successori: don Franco Pierini, don Antonio Sciortino e don Antonio Rizzolo. Tutto ciò è da tempo affiancato da un sito (www.famigliacristiana.it) e da una crescente presenza in Facebook e Twitter.
Nel numero in uscita domani Famiglia Cristiana dà voce ad alcuni dei protagonisti (tra cui Franca Zambonini, Renato Bauducco e Giancarlo Giuliani). E offre alcune sottolineature: le copertine che hanno lasciato il segno, le rubriche (a partire da “I colloqui col padre”) che hanno saldato uno strettissimo legame con i lettori, le campagne (contro le mine antipersona, per i diritti degli indios in Amazzonia, per la rinascita di territori devastati da sciagure naturali o da guerre) che hanno reso Famiglia Cristiana protagonista della vita sociale. “’Parlare di tutto cristianamente’, l’invito del beato Giacomo Alberione era la bussola. E tale rimane. Anche nell’era del web e dei social”, garantiscono don Antonio Rizzolo, Luciano Regolo e don Stefano Stimamiglio, attuali direttore e condirettori, annunciando una serie di appuntamenti che caratterizzano questa “ricorrenza lunga un anno, ponte tra passato e futuro”: l’udienza con Papa Francesco il 21 maggio 2022, la crociera coi lettori in Terra Santa nell’autunno prossimo, alcuni eventi in diverse città italiane per ragionare delle più scottanti questioni politico-economiche alla luce del Vangelo.

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