Processo in Vaticano: prosciolti don Gabriele Martinelli e mons. Enrico Radice

(Foto Vatican Media/SIR)

Sono stati prosciolti don Gabriele Martinelli e mons. Enrico Radice, i due imputati del processo per i presunti abusi nel Preseminario San Pio X. Lo ha reso noto il “pool” di giornalisti ammessi nell’Aula polifunzionale dei Musei Vaticani, precisando che gli imputati per alcuni reati sono stati assolti, per altri sono stati dichiarati non punibili, per altri infine è intervenuta la prescrizione. Il promotore di Giustizia, Roberto Zannotti, nel luglio scorso aveva chiesto 8 anni di reclusione, ridotti a 4 anni, per don Gabriele Martinelli per il reato di violenza carnale aggravata, secondo l’articolo 47 del Codice penale. Richiesti altri 4 anni di reclusione, ridotti a 2, per atti di libidine aggravati, per un totale, quindi, di 6 anni di reclusione, ridotti a motivo della minore età dell’imputato. Zannotti ha delimitato il periodo punibile dal compimento dei 16 anni da parte di Martinelli il 9 agosto 2008 (quindi non dall’inizio delle violenze denunciate, 2007-2012). Secondo l’ordinamento vaticano, infatti, non è punibile chi non ha compiuto 16 anni quando ha commesso il reato. Per mons. Radice, imputato per favoreggiamento, erano stati richiesti 4 anni di reclusione. Tale reato era stato così configurato – aveva spiegato Zannotti – dal momento che nell’ordinamento penale vaticano non è previsto il reato di concorso in violenza sessuale, per il quale indaga invece la Procura di Roma.

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