Processo in Vaticano: il dispositivo della sentenza su don Gabriele Martinelli e mons. Enrico Radice

La Sala Stampa della Santa Sede, al termine del processo svoltosi nell’Aula polifunzionale dei Musei vaticani, nella quale è stato ammesso anche un “pool” di giornalisti, ha reso noto il dispositivo della sentenza per i presunti abusi nel Preseminario San Pio X, letto dal presidente del Tribunale vaticano, Giuseppe Pignatone. “In nome di Sua Santità Papa Francesco”, si legge nella sentenza, don Gabriele Martinelli è stato dichiarato “non punibile, limitatamente ai fatti contestatigli fino al 9 agosto 2008, in quanto minore degli anni sedici”, ed assolto “dai reati a lui contestati in relazione al periodo successivo al 9 agosto 2008 per insufficienza di prove”. “Previa riqualificazione dei fatti in contestazione, limitatamente al periodo dal 9 agosto 2008 al 19 marzo 2009, quali integrativi del delitto di corruzione di minore previsto e punito dall’art. 335 c.p.”, il Tribunale dichiara inoltre nei confronti di Martinelli “estinta l’azione penale per intervenuta prescrizione”. Mons. Enrico Radice, in relazione ai fatti contestati come commessi nell’ottobre 2013, è stato assolto “per intervenuta prescrizione” e, “in relazione alla contestata creazione di una lettera ad apparente firma del vescovo di Como mons. Coletti”, assolto “perché il fatto non sussiste”. L’ex rettore del Preseminario, infine, è stato dichiarato dal Tribunale vaticano “non punibile, ai sensi dell’art. 215 c.p., in relazione alla contestazione avente ad oggetto le dichiarazioni rese al promotore di Giustizia il 6 settembre 2018”.

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