Incontro Sant’Egidio: cerimonia di apertura. Al Nahyan (ministro Emirati Arabi Uniti), “quello che ci unisce è maggiore di ciò che ci separa”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Consideriamo che quello che ci unisce è maggiore di ciò che ci separa, e che le nostre somiglianze sono molto più grandi delle nostre differenze! Dichiariamo il nostro impegno a trovare un terreno comune necessario per guarire e prevenire i conflitti che possono veramente minacciare l’umanità”. È un passaggio del discorso pronunciato questo pomeriggio dallo sceicco Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, ministro della Tolleranza e della convivenza degli Emirati Arabi Uniti. Il ministro ha ricordato all’assemblea, riunita all’Auditorium “La Nuvola”, la dichiarazione di Abu Dhabi sulla fratellanza umana firmata nel 2019 dal Papa e dal Gran Imam di Al-Azhar. “In troppi luoghi del mondo – ha osservato il ministro –, le differenze religiose e culturali suscitano sospetti, dove invece dovrebbero promuovere l’apprezzamento per la nostra comune ricerca di realizzazione spirituale. A volte sembra che le nostre differenze religiose siano diventate fonti di conflitto intrattabile, piuttosto che la base per il rispetto reciproco e il terreno comune per la risoluzione dei problemi. Spero sinceramente che attraverso le vostre discussioni in questa conferenza, vedremo azioni e risultati che scateneranno il potere della tolleranza e della fratellanza umana per cambiare i cuori e le menti. Inoltre, spero che sarete risoluti nell’identificare strategie che portino i governi e gli individui ad adottare e praticare gli elementi della tolleranza e della libertà religiosa: accogliere la diversità e l’eterogeneità, praticare l’inclusione, mostrando onesta curiosità e rispetto per chi è diverso da noi. Quando questo accadrà, avremo veramente una fratellanza umana globale”.

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