Romania: Covid, Paese nella zona rossa. Dalla Lombardia 5.200 dosi di anticorpi monoclonali. L’Ungheria accoglie 50 pazienti. Appello dei medici

(Bucarest) Si chiama “Un grido disperato” l’appello che il Collegio dei medici di Bucarest ha lanciato oggi alla popolazione e al personale medico della capitale romena, con il quale chiede fiducia nei medici e nei vaccini e l’osservanza delle misure di protezione contro la pandemia di coronavirus. La Romania registrava oggi un’incidenza di 8,10 casi ogni mille abitanti, che colloca il Paese nella zona rossa. E la situazione nella capitale Bucarest e nella provincia circostante Ilfov è ancora più preoccupante: 15,0 casi per mille abitanti. Gli ospedali non hanno più letti disponibili per i malati di Covid-19, i decessi sono arrivati ad oltre 400 al giorno, mancano le medicine necessarie e la Romania ha chiesto aiuto internazionale; è stato attivato il meccanismo di protezione civile europea. Ieri sera è arrivato a Bucarest, dalla regione Lombardia, un aiuto di 5.200 dosi di anticorpi monoclonali, per il trattamento dei pazienti con Covid-19. Oggi il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjarto ha annunciato che l’Ungheria accoglierà 50 malati gravi, negli ospedali di Seghedino e Debrecen, al confine con la Romania. Nonostante i primi vaccini siano arrivati in Romania già nel dicembre scorso, ad oggi solo il 30% della popolazione è vaccinata.
La comunicazione deficitaria delle autorità romene e le fake news hanno portato a una scarsa fiducia della popolazione nei vaccini. “Vogliamo e dobbiamo lottare per ricostruire la relazione di fiducia che deve esistere tra il medico e il suo paziente, tra il medico e la società. Siamo ad un crocevia e soltanto uno sforzo comune potrà stoppare questa ondata della pandemia”, afferma il Collegio dei medici di Bucarest.

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