Diocesi: Caritas Vicenza, aumentate del 14% le persone italiane che si sono rivolte ai servizi dell’area grave marginalità per avere ospitalità

Dal 2020 all’ottobre 2021 sono aumentate del 14% le persone italiane che si sono rivolte ai servizi dell’area grave marginalità di Caritas diocesana vicentina. È il dato più significativo che emerge dall’analisi degli accessi al ricovero notturno di Casa San Martino e alla struttura diurna di Casa Santa Lucia. “La possiamo definire l’onda lunga del Covid – ha spiegato don Enrico Pajarin, direttore della Caritas diocesana -, che ha aggravato pregresse situazioni precarie, spingendo molte persone oltre la soglia dell’estrema povertà”. I dati, diffusi oggi in conferenza stampa, dicono che nei primi dieci mesi dell’anno, tra Casa San Martino e Casa Santa Lucia le persone incontrate sono state 260: 251 uomini e 9 donne, 53 italiani e 207 di nazionalità straniera.
“L’aumento della presenza di italiani – ha sottolineato Lorenzo Facco, responsabile dell’area grave marginalità della Caritas diocesana – si nota soprattutto al ricovero notturno, dove l’incidenza è salita al 30%, contro il 16% dell’anno scorso. Il profilo medio è quello di un ultracinquantenne, senza lavoro, che fa fatica a ricollocarsi e quindi non riesce a sostenere le spese per un’abitazione. Il nostro compito è quello di aiutare queste persone a ritrovare la loro strada e quindi l’autonomia perduta”.
Da inizio 2021, Casa San Martino ha ospitato 80 persone, che hanno sempre occupato tutti i 38 posti disponibili. “Allo scoppio della pandemia – spiega don Pajarin – per assicurare il distanziamento interpersonale abbiamo dovuto diminuire i posti, che prima erano 65, ma la sinergia con diocesi, Comune e altre realtà del Terzo settore hanno sempre permesso di assicurare un letto a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta: un impegno che si rinnoverà anche nei prossimi mesi freddi”.
Nella struttura diurna di Casa Santa Lucia, aperta tutti i giorni dell’anno, gli interventi di aiuto nel 2021 sono stati 3.667, contro i 2.009 dell’intero 2020. “Assistiamo ad un aumento delle richieste per diversi servizi – sostiene Lorenzo Facco –, dalla pronta e prima accoglienza al semplice ascolto, fino all’acquisto di farmaci. In totale, poi, i pasti offerti dalla nostra mensa sono stati circa 30mila”.
In occasione della Notte dei senza dimora, che ricorre il 17 ottobre nella Giornata mondiale di lotta alla povertà, le unità di strada di Caritas diocesana vicentina e delle altre realtà del Terzo settore impegnate in questo servizio, dalle 17 alle 19 saranno presenti davanti alla Loggia del Capitaniato, in piazza dei Signori a Vicenza, per far conoscere il proprio operato e per sensibilizzare sul tema della povertà estrema. Sarà l’occasione anche per un appello alla generosità riguardante nuovi volontari e donazioni.

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