Solidarietà: Padova, oggi e domani un convegno nazionale per presentare la campagna “Volontariato patrimonio dell’umanità” dell’Unesco

Volontariato come patrimonio mondiale dell’umanità. Padova, città che è stata lo scorso anno capitale europea del volontariato e da cui è nata l’idea di candidare universalmente il volontariato come bene immateriale Unesco, organizza oggi e domani presso il Palazzo della ragione il convegno nazionale “Patrimonio volontariato”. L’evento – organizzato in collaborazione con Solidaria, Vita, Csv Padova e Rovigo -vuole raccontare nella prima giornata di lavori il lungo processo di riconoscimento del volontariato italiano: dalla legge 266/91, alla Carta dei valori del volontariato fino alla carta dell’azione volontaria. L’appuntamento è inserito all’interno del Festival Solidaria, giunto alla quarta edizione: 40 eventi in una settimana per approfondire il tema “Evoluzione”, ossia non è la competizione che fa progredire le società, ma la collaborazione, la solidarietà, l’inclusione.
Durante la seconda giornata invece sarà presentata la campagna “Volontariato patrimonio dell’umanità”, in particolare il logo e il naming claim della campagna realizzato da Paolo Iabichino, creativo e fondatore dell’Osservatorio Civic Brands con Ipsos Italia.
Ai lavori di Padova parteciperanno, tra gli altri, Giuliano Amato, vicepresidente della Corte Costituzionale, Fabrizio Pregliasco, presidente di Anpas, Ivana Borsetto, presidente della Focsiv.
Emanuele Alecci, presidente del Csv Padova e Rovigo e del Comitato Padova capitale europea del volontariato, afferma: “A trent’anni dalla legge sul volontariato abbiamo tutte le evidenze di quanto sia fondamentale mettere al centro dello sviluppo delle nostre comunità i valori, le capacità, le visioni dell’azione volontaria. È il nostro patrimonio più prezioso, che contribuisce al perseguimento del benessere, dell’inclusione, della giustizia sociale. È una forza sempre innovativa, che spinge alla tutela dei beni comuni, attraverso la cittadinanza attiva e la sussidiarietà, e che rafforza le strutture portanti delle società democratiche. Ed è quindi un patrimonio da riconoscere, da tutelare, da promuovere, di cui tutti sono chiamati a prendersi cura”. Alecci conclude: “Lanciamo da Padova, capitale europea del volontariato 2020, questa proposta ai Paesi europei, a tutte le persone e a tutte le organizzazioni che condividono con noi l’auspicio di un futuro più attento alle fragilità, più sostenibile, più solidale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa