Omicidio George Floyd: p. Occhetta, “tocca la radice della convivenza, diritti civili nervo scoperto”

“La crisi razziale ha colpito il cuore dell’America che ha 40 milioni di disoccupati e più di 100mila morti a causa del Covid-19 che dilaga nei quartieri poveri. Questo episodio tocca la radice della convivenza: il razzismo e la discriminazione, il modello di democrazia e il rapporto tra presidente e governatori, poi il rapporto sicurezza e libertà dei cittadini”. Lo scrive padre Francesco Occhetta, nel numero di luglio di Vita pastorale, in cui dedica un’analisi sulla situazione dei diritti negli Usa, alla luce dell’omicidio di George Floyd. Riconoscendo che “l’America non è l’Europa, la polizia ha poteri diversi e il diritto e l’ordine sono capovolti”, il gesuita evidenzia che “il diritto (law) in America, invece d’essere il tribunale europeo, è anzitutto uno sceriffo che dirime conflitti e garantisce sicurezza in un contesto in cui tutti potenzialmente potrebbero possedere un’arma da fuoco”. E cita una ricerca del Washington Post: dal 2015 in America vengono ammazzate circa mille persone ogni anno dalla polizia.
Nelle parole di p. Occhetta la convinzione che “il nervo scoperto rimane quello dei diritti civili”. “Le marce di protesta hanno chiesto di togliere fondi alla polizia (solo nel 2017 è costata 115 miliardi di dollari), per investire nelle associazioni che operano nel disagio sociale, nella prevenzione della criminalità giovanile, della povertà, della malattia mentale e così via”. “Ogni volta che la violenza esplode – aggiunge -, la ricetta politica non è rispondere con altra violenza e gettare benzina sul fuoco nel modo in cui ha fatto il presidente Trump”. La riflessione continua sul modo in cui “il tema della post-democrazia si pone rispetto alle grandi questioni della globalizzazione e del neoliberismo”. “L’America di Trump indica che i processi democratici sono sotto stress su almeno due punti: la credibilità della politica di una superpotenza, che, invece di unire, sta dividendo e ricercando il nemico a ogni costo, e la politica interna dell’ordine senza regole davanti a cui si sono dissociati addirittura repubblicani come George Bush e Colin Powell”. Quindi, la necessità di evidenziare “ai re e ai principi di turno” che “la persona non sia ‘qualcosa’ che ha un prezzo, ma dev’essere ‘qualcuno’ che ha dignità”.

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