Coronavirus Covid-19: Soro (Garante Privacy), “evitare il rischio di scambiare la rinuncia a ogni libertà per efficienza e la biosorveglianza totalitaria per soluzione salvifica”

(Foto: Camera dei deputati)

“Il rischio che dobbiamo esorcizzare è quello dello scivolamento inconsapevole dal molto evocato modello coreano a quello cinese, scambiando la rinuncia a ogni libertà per efficienza e la biosorveglianza totalitaria per soluzione salvifica. Così, una volta cessata questa difficile stagione, avremo forse imparato a rapportarci alla tecnologia in modo meno fideistico e più efficace, mettendola davvero al servizio dell’uomo”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il Garante per la privacy, Antonello Soro, presentando alla Camera dei deputati la relazione annuale dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali.
Secondo il Garante, “non è stato mai così evidente, come in questi mesi, che l’innovazione digitale abbia rappresentato un ‘fatto sociale totale’, capace di inscrivere in nuove coordinate un’intera costruzione del mondo e la sua stessa antropologia”. “L’emergenza sanitaria – ha proseguito – ha evidenziato la necessità del ricorso alla tecnologia in funzione ausiliaria della scienza e la corrispettiva esigenza di valorizzare il digitale quale spazio immateriale in cui ritrovarsi. E la protezione dati, regolando le condizioni per la circolazione di ciò che come il dato, rappresenta l’elemento costitutivo del digitale, in questo scenario si è rivelata un presupposto ineludibile di ogni possibile equilibrio tra l’uomo e la tecnica, la libertà e il determinismo algoritmico”. “Le emergenze devono, del resto, poter contemplare anche alcune significative deroghe ai diritti, purché non irreversibili e proporzionate”, ha sottolineato Soro, ribadendo che “non devono essere, in altri termini, un punto di non ritorno ma un momento in cui modulare prudentemente il rapporto tra norma ed eccezione, coniugando istanza personalistica ed esigenze solidaristiche”. Anche in riferimento alla app Immuni e all’indagine di sieroprevalenza, il Garante ha rilevato come “il nostro Paese che, pur non nuovo a circostanze difficilissime, sta affrontando la prova più impegnativa dal secondo dopoguerra, utilizzando anche la tecnica in modo sostenibile, a fini di utilità sociale”.

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