Cultura: Edgar Morin, pensieri sulla fraternità. Pamphlet tradotto per la prima volta in italiano. Don Ciotti firma la prefazione

Fraternità perché? E quale fraternità? Queste le domande che Edgar Morin, intellettuale francese che il prossimo 8 luglio compirà 99 anni, pone in un pamphlet, tradotto per la prima volta in italiano dall’Editrice Ave con il titolo “La fraternità perché? Resistere alla crudeltà del mondo” e pubblicato oggi. Domande rese urgenti dalla drammatica crisi di civiltà, insieme ecologica, sociale, politica e spirituale nella quale il tempo presente è immerso su scala locale e planetaria. “Condensando in poche pagine decenni di ampi studi transdisciplinari, Morin evidenzia come nella triade democratica libertà-uguaglianza-fraternità sia l’ultimo termine a dover oggi prevalere, pena l’aggravarsi ulteriore della crisi in atto”, spiega l’editore. La “comunità di destino terrestre” che coinvolge ormai tutti gli esseri umani necessita più che mai di quel “sentimento profondo di una maternità comune” che nutre le fraternità. “E che ci chiede di saper dare vita a concrete oasi di fraternità”. Il tema della fraternità viene approcciato da Morin con uno sguardo non solo etico-sociale ma anche biologico, antropologico, filosofico. “E di conseguenza politico – come suggerisce la prefazione di don Luigi Ciotti –, perché è il vuoto di fraternità a determinare l’individualismo sfrenato che tanti danni ha prodotto e continua a produrre a livello sociale, ambientale, economico”. Don Ciotti scrive: “Causa di disuguaglianze mai viste, migrazioni di massa per fuggire da carestie e guerre, sfruttamenti ambientali che avvelenano gli ecosistemi e uccidono la biodiversità”.
Da questo concetto di ecosistema Morin parte per spiegare che nella grande “rete” della vita “l’armonia deriva dal concorso di forze diverse, ma è un equilibrio precario, instabile, in continua e necessaria evoluzione. La vita è tale perché capace di rinnovarsi e rigenerarsi, trasformando anche i conflitti in feconde tensioni verso un’armonia superiore. Un’armonia che combatte la selezione darwiniana del più forte e diventa bene comune”.

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