Coronavirus Covid-19: Coldiretti, taglio da 12 miliardi alla spesa alimentare degli italiani

Dall’inizio della pandemia la spesa alimentare degli italiani ha subito complessivamente un taglio di 12 miliardi di euro, risultato del crollo dei pasti fuori casa che non è stato compensato dall’aumento di quelli domestici. Lo evidenzia il bilancio della Coldiretti, a quattro mesi dalla prima zona rossa d’Italia, dal 23 febbraio. “Un crollo che – sottolinea l’associazione – è stato determinato dalla chiusura di bar, ristoranti e pizzerie che faticano a ripartire dopo il lockdown con una perdita di 17 miliardi che non è stata bilanciata dall’aumento di 5 miliardi negli acquisti al dettaglio di cibi e bevande”. Infatti, si registra un aumento del 14% degli acquisti al dettaglio di latte Uht, del 29% delle mozzarelle, del 14% di pasta, del 18% di riso, del 18% di prosciutto crudo, del 16% di salame, del 14% di frutta fresca, del 21% di salse e passate di pomodoro, del 23% di uova, nei primi cinque mesi dell’anno. “Con la fine delle limitazioni agli spostamenti l’effetto ‘scorta’ legato ai timori ingiustificati sugli approvvigionamenti si è progressivamente affievolito, ma è rimasta la spinta sugli acquisti domestici che segnala – sottolinea la Coldiretti – nuove abitudini di spesa e di vita con il ridimensionamento della spesa fuori casa”. Una situazione che, secondo l’associazione, “sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive e che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità”.

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