Coronavirus Covid-19: Caritas Calabria, “le difficoltà della ripartenza in una terra a rischio usura”

“Passata la fase uno le relative situazioni emergenziali restano. Sul nostro territorio continuano ad esserci persone che vivono situazioni lavorative più precarie di prima e che rischiano di rientrare nella fascia sociale dei ‘nuovi poveri’. Nella fase due a queste circostanze se ne affiancano altre, pregresse, e allo stesso modo problematiche: famiglie e imprese in difficoltà per debiti e usura”. Lo sottolinea una nota della Delegazione regionale Caritas Calabria, ricordando che “le 3 province più esposte al rischio di usura in Italia sono Crotone, Reggio Calabria e Cosenza”, secondo una ricerca condotta dalla Consulta nazionale antiusura nel 2019.
Ad occuparsi di prevenzione all’usura e di supporto a famiglie ed imprese in fallimento economico ci sono le fondazioni antiusura e le Caritas diocesane.
Don Gianni Di Luca, direttore della Caritas di Cassano all’Jonio, chiarisce: “Molto spesso il primo approccio con una famiglia in difficoltà avviene proprio in un centro d’ascolto Caritas o nei contesti ad esso collegati come le parrocchie”. Non tutti i soggetti che vivono una forte crisi economica riescono a chiedere aiuto in modo tempestivo;  in questi casi  il ruolo delle Caritas diventa fondamentale nel contrasto all’usura. “Talvolta – ribadisce don Di Luca –, oltre agli operatori Caritas, sono i parroci stessi ad intercettare una famiglia in crisi economica, per poi indirizzarla ad interfacciarsi con una Fondazione antiusura”.
Le Fondazioni offrono consulenze e sostegno ai cittadini che non hanno accesso a credito bancario. Francesco Marzano, presidente della Fondazione antiusura “S. Matteo Apostolo”, capofila in Calabria, chiarisce: “Il nostro compito, innanzitutto, è fare prevenzione, cerchiamo di intervenire prima che i soggetti in difficoltà si rivolgano agli usurai. Per farlo usiamo il ‘fondo di prevenzione’ (proveniente da finanziamenti statali), per prestare garanzie alle banche al posto dei cittadini”. Il profilo delle persone ascoltate dalle fondazioni antiusura in Calabria, secondo i dati raccolti, è molto vario e comprende professionisti di ogni sorta come medici, commercianti e dipendenti pubblici.
Una forte e costante collaborazione, spiega la nota, è presente sul territorio regionale tra le Fondazioni antiusura e le Caritas diocesane, che, in sinergia, gestiscono il “fondo famiglia”, destinato proprio alle persone a rischio usura. “Misure di contrasto come questa, insieme alle molteplici misure messe in campo da Caritas e Fondazioni, costituiscono una rete consolidata di lotta alla povertà e all’usura”, conclude la nota.

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