Serbia e Kosovo: Borrell (Ue), preoccupazione per l’assenza di passi avanti. “Entrambi rischiano di rallentare nel cammino europeo”

Belgrado e Pristina non stanno attuando gli impegni assunti con gli accordi stipulati all’inizio del 2023 e il cui rispetto è invece vincolante per il loro percorso europeo. Questo in sintesi il messaggio lanciato oggi dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, che ha espresso preoccupazione su quanto emerso al summit di alto livello del 14 settembre scorso. Borrell ha invitato a “impegnarsi in modo costruttivo e in buona fede” per attuare gli accordi di dialogo stretti fin qui, a partire dalla costituzione dell’Associazione/Comunità di Comuni a maggioranza serba. Preoccupa anche che non si registrino progressi “da parte di entrambe le parti” nell’allentare le tensioni nel nord del Kosovo e che addirittura le due parti abbiano assunto alcune iniziative “inaccettabili”, e – nel caso del Kosovo – addirittura non rispondenti al rispetto dello stato di diritto. Per questo resteranno in vigore alcune norme adottate all’inizio di giugno, tra cui la sospensione degli incontri ad alto livello con il Kosovo, fino a che non ci saranno progressi. Servono elezioni locali anticipate nel nord del Kosovo “per contribuire a disinnescare le tensioni”, dice ancora Borrell. “Il percorso europeo di queste due regioni passa attraverso il dialogo facilitato dall’Ue e attraverso la normalizzazione delle loro relazioni”, ha concluso Borrell. “Entrambi rischiano di perdere opportunità di progresso nel loro cammino europeo”.

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