Diocesi: Ales-Terralba, mercoledì a San Gavino Monreale convegno “Parlare con il cuore per raccontare il bene nelle nostre comunità”

“Parlare con il cuore per raccontare il bene nelle nostre comunità”. Questo il tema del convegno diocesano in programma mercoledì 13 settembre a San Gavino Monreale. L’appuntamento, ospitato dalle 18 presso il Centro pastorale diocesano, è organizzato dal periodico “Il Nuovo Cammino” della diocesi di Ales-Terralba con in supporto della Fondazione Santa Mariaquas e la collaborazione dell’Ucsi Sardegna, dell’Ufficio informatico diocesano, dell’Ufficio Pastorale sociale e del lavoro diocesano e della Caritas diocesana. Dopo l’intervento del vescovo di Ales-Terralba, mons. Roberto Carboni, la parola passerà ai relatori: Andrea Pala, presidente dell’Ucsi Sardegna, Antonella Mariani, giornalista di Avvenire, Alessandro Guarasci, giornalista di Vatican News e Gianni Garrucciu, scrittore e giornalista per la Rai. Seguirà il dibattito.
“Al pubblico – viene spiegato in una nota – saranno proposte alcune esperienze fruttuose che aiuteranno a capire meglio chi è il comunicatore e quale impegno assume ogni giorno nei confronti della comunità; saranno raccontati aneddoti preziosi e utili per capire che in fondo tutti sono chiamati a comunicare e a cercare di farlo nel migliore dei modi, cogliendo nuove sfide e a nuove opportunità”. All’incontro, che sarà coordinato dalla direttrice de Il Nuovo Cammino Stefania Pusceddu, tutti sono invitati a partecipare per riflettere sul potere costruttivo della buona comunicazione, ispirati dal messaggio di Papa Francesco per la 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali “Parlare col cuore. Secondo verità nella carità” (Ef 4,15). “In particolare – conclude la nota –, sono invitati i giornalisti che collaborano con il periodico ma anche i colleghi di altre testate e gli operatori pastorali. Sarà un’occasione per riflettere sull’importanza dei racconti del territorio e delle comunità e per ricordare che non solo si deve fare il bene ma deve anche imparare a raccontarlo: c’è bisogno di far conoscere nel miglior modo possibile le belle storie che in tanti ancora non conoscono”.

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