Diocesi: Latina, il 18 luglio messa all’abbazia di Fossanova presieduta dal card. Semeraro per VII centenario della canonizzazione di San Tommaso d’Aquino

In occasione del VII centenario della canonizzazione di San Tommaso d’Aquino, il prossimo 18 luglio, alle ore 18.30, presso l’abbazia di Fossanova, nella diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno si terrà una solenne celebrazione eucaristica, presieduta dall’inviato speciale del Papa, il card. Marcello Semeraro (prefetto del Dicastero delle cause dei santi).
Proprio in occasione del triennio degli anniversari riguardanti san Tommaso d’Aquino: i 700 anni dalla canonizzazione (2023), i 750 anni dalla morte (2024) e gli 800 anni dalla nascita (2025), ai vescovi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Mariano Crociata, di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Gerardo Antonazzo, e di Frosinone-Veroli-Ferentino, Ambrogio Spreafico, è pervenuta una lettera di Papa Francesco.
Ai tre vescovi, il Pontefice ricorda che “in quanto diocesi ‘aquinati’, ne custodite la memoria viva in questo lembo di terra benedetta e caratterizzata da un patrimonio storico unico, ecclesiale e civile, affido principalmente due compiti: la costruzione paziente e sinodale della comunità, l’apertura alla ‘verità tutta intera’ (Gv 16,13)”. Il Santo Padre, proseguendo, spiega che la reale sinodalità “è il crescere insieme in Cristo come membra vive e attive del Corpo ecclesiale, strettamente unite e collegate le une alle altre”. Circa l’apertura alla verità, invece, cita san Giovanni Paolo II il quale nella Fides et ratio ha affermato come “San Tommaso amò in maniera disinteressata la verità”, tanto che può essere definito “apostolo della verità”.
Tuttavia, Papa Francesco vuol sottolineare che la formidabile eredità di san Tommaso d’Aquino “è anzitutto la santità, caratterizzata da una particolare speculazione che non ha però rinunciato alla sfida di farsi provocare e misurare dal vissuto, anche da problematiche inedite e dalle paradossalità della Storia, luogo drammatico e insieme magnifico, per scorgere in essa le tracce e la direzione verso il Regno che viene”.
Ai tre vescovi, infine, il Pontefice affida “la missione di saper trovare i linguaggi e gli strumenti adeguati affinché il pensiero di San Tommaso possa raggiungere tutti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori