Caldo: Coldiretti, consumo di frutta e verdura aumenta del 20%. Acquisti per aiutare gli agricoltori alluvionati

Nell’ultima settimana salgono del 20% i consumi di frutta e verdura in Italia spinti dalle alte temperature estive: questa la stima di Coldiretti sulle base delle indicazioni sugli acquisti che emergono dai mercati di Campagna Amica che, in occasione del #tintarelladay al Villaggio contadino di San Benedetto del Tronto, ha distribuito in spiaggia pesche e albicocche delle aree alluvionate. Una ripresa ritenuta importante, dato che i consumi di frutta e verdura sono diminuiti dell’8% nei primi 3 mesi del 2023 secondo i dati Cso Italy. “Un taglio che pesa dopo che nel 2022 gli acquisti di frutta e verdura sono risultati di mezzo miliardo di chili inferiori a quelli dell’anno precedente per un totale di appena 5,5 miliardi di chili con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini visto che si è scesi sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per una dieta sana”. Queste le dichiarazioni di Coldiretti che sottolinea l’importanza di frutta e verdura per soddisfare le esigenze del corpo stressato dal caldo, invitando le persone a garantirsi prodotti freschi e di qualità con acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia in modo da tagliare gli sprechi, verificando la provenienza italiana e preferendo agricoltori locali. “Complessivamente la superficie italiana coltivata ad ortofrutta supera 1 milione di ettari e vale oltre il 25% della produzione lorda vendibile agricola italiana. I punti di forza dell’ortofrutta italiana sono l’assortimento e la biodiversità, con il record di 120 prodotti ortofrutticoli Dop/Igp riconosciuti dall’Ue, la sicurezza, la qualità, la stagionalità che si esalta grazie allo sviluppo latitudinale e altitudinale dell’Italia, una caratteristica vincente per i prodotti ortofrutticoli del Belpaese”, precisa la Coldiretti, che ricorda i danni subiti in Romagna a causa dell’alluvione, che ha fatto perdere raccolti su centinaia di migliaia di ettari di ortaggi, grano orzo, mais, girasole, colza e soia, frutteti e vigneti. “Acquistare prodotti agricoli e alimentari provenienti dalle zone alluvionate è il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che rivolge questo invito in particolare alle strutture ricettive.

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