Progetto Policoro: don Licinio (coordinatore), “mostrare gli orizzonti nuovi che sono oltre i muri contro cui giovani e territori spesso si scontrano”

(Foto: Progetto Policoro)

Una novità del 43° corso di formazione nazionale per animatori e animatrici di comunità del Progetto Policoro, che si è svolto a Frascati dall1 al 14 maggio, è stata sicuramente la Fiera delle Filiere. “Presenti infatti i 12 enti che a livello nazionale e territoriale compongono la fitta rete di collaborazione e sinergia del Progetto Policoro – ricorda una nota diffusa oggi –. Una presenza che è stata foriera di interessanti momenti laboratoriali che hanno permesso ad animatori e animatrici di approfondire la conoscenza con queste realtà, ma soprattutto allacciare un rapporto diretto da poter attivare poi sui propri territori di appartenenza intorno alle tematiche del lavoro”.
Una testimonianza concreta di quanto affrontato nel corso delle giornate è stata offerta dal tour a Villa Mondragone. Il venerdì pomeriggio è stato infatti dedicato ad una visita privata alla dimora nobiliare situata nel Comune di Monte Porzio Catone, scelta non solo per le sue innegabili bellezze architettoniche, ma soprattutto come esempio di rinascita e di leva di sviluppo culturale e sociale del territorio.
Altra novità che ha caratterizzato l’appuntamento primaverile di formazione è stata l’attivazione del canale Instagram del Progetto Policoro (Progetto Policoro Cei @pprogettopolicorocei). La presenza ufficiale sui social offre l’opportunità di abitare con stile anche i nuovi spazi digitali, luoghi ormai familiari e quotidiani per i giovani e non solo.

(Foto: Progetto Policoro)

“Le giornate di Frascati – evidenzia la nota – hanno certamente lasciato il segno nelle menti e nei cuori dei partecipanti, così come sempre accade negli appuntamenti di qualità che vengono proposti dal Progetto Policoro per i propri animatori e animatrici di comunità. Una cura che sintetizza lo stile del Progetto Policoro e che ancora una volta ha tradotto i valori di riferimento nell’offerta proposta: il Vangelo e la preghiera come punto di partenza, la formazione come strumento di crescita e di sviluppo, il lavoro e il rapporto con le filiere come strategia per abitare i propri territori”.
Nelle sue parole di sintesi don Ivan Licinio, coordinatore nazionale del Progetto Policoro, pone infine una prospettiva ancora nuova, facendo esplicito riferimento alla parola muro, in contrapposizione all’idea di partenza dell’abitare. Il muro è infatti l’elemento di scontro che conduce all’esclusione, che porta a distinguere e far riconoscere i simili lasciando fuori chi è diverso. Conoscere e riconoscere il muro è il primo passo per poterlo superare, per abbatterlo. Prezioso in questo è il dono dello Spirito, che aiuta a volare alto anche al di sopra delle barriere. “Lo stile – ha concluso don Ivan – che ci portiamo a casa dopo questa formazione è di aprire porte ma anche di essere porte, essere cioè capaci di mostrare gli orizzonti nuovi che sono oltre i muri contro cui giovani e territori spesso si scontrano”.

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