Rapporto Cnel su spesa sociale: Gazzi (Cnoas), “è allarme Welfare” mentre persistono “intollerabili diseguaglianze”

“Dopo Nomisma, il Cnel. Un vero allarme Welfare”. A sottolinearlo è Gianmario Gazzi, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali (Cnoas) dopo la pubblicazione del Rapporto del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) sulla spesa sociale 2015/2019. “I dati del Rapporto Cnel – prosegue Gazzi – rendono chiaro quando si dice che non c’è un welfare, ma solo intollerabili diseguaglianze”. “A fronte di un incremento degli stanziamenti – ricordiamo che tra il 2017 e il 2019 vengono approvati prima il Reddito di inclusione poi il Reddito di cittadinanza – la spesa cresce poco e addirittura in alcuni territori diminuisce. Ci sono territori che non garantiscono, anche all’interno della stessa regione, diritti sociali a tutti. La notizia è che non riguarda solo il Sud del Paese, ma anche le zone più ricche del Nord”.
“Non pensiamo sia un caso che, dopo la pandemia, ci sia stata la prima definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali, necessari per cominciare ad avere un Welfare degno di questo nome – evidenzia ancora -. Abbiamo risolto? No, ancora oggi abbiamo un problema strutturale di servizi che non ci sono e di enti che non riescono a spendere i soldi già disponibili. Così, come denunciamo da tempo, perderemo anche il treno del Pnrr a danno delle persone più deboli”. “Ci auguriamo – conclude Gazzi – che il prossimo rapporto dia, invece, il segno del cambiamento. Ma, fin qui, i segnali non sono buoni”.

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