Giovani: Msac, “vogliamo formarci sulla realtà che ci circonda per poter essere davvero studenti che la cambiano”

(Foto: Msac)

“La cultura digitale, la transizione ecologica e la dignità sociale, da intendersi nella più ampia cornice del percorso triennale del Movimento studenti con tema il cambiamento”. Sono stati i temi principali della Scuola di formazione per studenti (Sfs) organizzata, a fine marzo a Montesilvano, dal Movimento di Azione Cattolica (Msac) dal titolo “Generazione2030 – Studenti che cambiano la realtà”. “Come studenti e studentesse, in quest’epoca caratterizzata da rapidi e continui cambiamenti, non vogliamo tirarci indietro, vogliamo fare la nostra parte ed essere davvero in grado di fare la differenza, perché, come ci ha detto il Santo Padre in un videomessaggio che ci ha sorpresi e commossi molto, ‘c’è una realtà cattiva, […] e questa va cambiata. Coloro che lo sanno fare, sono i giovani, gli studenti. Alle volte i sogni sono oltre. Ma si può! E voi avete la forza, avete l’illusione. Cambiate la realtà. E fatevi aiutare dagli altri’”, dice al Sir Ludovica Mangiapanelli (vicesegretaria nazionale Msac), facendo un bilancio dell’incontro.

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Tratto distintivo di questa edizione della Sfs, a cui hanno partecipato quasi 2.000 studenti e studentesse da tutta Italia, “sono state le numerose alleanze che abbiamo instaurato”, ricorda Mangiapanelli: “Dopo una vera e propria mattina di scuola, articolata in tre ore, una per ‘materia’, guidati da professori e professoresse d’eccezione, il sabato pomeriggio è stato caratterizzato da 12 officine laboratoriali, ciascuna ispirata ad un goal dell’Agenda e realizzata in collaborazione con un’associazione attiva in quell’ambito. Così, da Unicef a Fridays for future, da Pangea a Next-Economia, abbiamo stretto alleanze, collaborato armonicamente e moltiplicato la bellezza e la ricchezza del sognare un futuro migliore insieme”.
Da queste dodici officine, “sono poi scaturiti dodici obiettivi per la Scuola2030 che diventeranno impegni concreti nelle nostre realtà locali. La Sfs, infatti, non si conclude certo con la fine dell’evento, ma continua nelle nostre scuole, nei nostri circoli diocesani dove desideriamo promuovere la speranza e il cambiamento”.

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Tra le missioni quotidiane da portare avanti, non manca un “impegno profondo per la pace”: “Crediamo infatti che la pace cominci proprio dai nostri banchi di scuola: da tutte quelle volte che alla violenza e alla presa in giro, scegliamo piuttosto la dolcezza e l’empatia. Vogliamo educarci reciprocamente alla pace, portando nel cuore tutti i nostri compagni e le nostre compagne che per la pace lottano ogni giorno e che ci ricordano che il diritto allo studio non è una cosa scontata, ma un bene inestimabile. Pensiamo agli studenti ucraini, alle studentesse afghane e a tutti i posti nel mondo che ancora vivono nella guerra”.

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La vicesegretaria del Msac aggiunge: “Noi, studenti e studentesse della GenerazioneZ, non vogliamo farci sconti, non vogliamo cadere nel riduzionismo, ma vogliamo studiare e formarci sulla realtà che ci circonda per poter essere davvero studenti che cambiano la realtà”. E conclude: “A cento anni dalla nascita di don Lorenzo Milani, sentiamo di affermare che veramente questo mondo ci sta a cuore e che vogliamo impegnarci insieme, giovani e adulti, per costruire un futuro migliore che parta da piccoli grandi gesti quotidiani e da sogni e azioni condivise”.

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