Pasqua: il messaggio delle monache agostiniane di Santa Rita da Cascia

“Non è così scontato, nella società di oggi, saper amare. Siamo sempre più portati, in nome dell’autonomia e realizzazione personale, a mettere al centro l’io, relegando l’altro in uno spazio residuale e privo di ossigeno”. Amare è rinunciare a se stessi per amore dell’altro e, quando ciò è reciproco, il premio è una vera, profonda e simbiotica unità. Non si può crescere e durare nell’amore se non si fa spazio e si nutre l’altro”. È quanto scrive suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del monastero Santa Rita da Cascia nel suo messaggio di auguri per la Pasqua. “Impariamo da Gesù, vero maestro dell’amare, e dal Vangelo – esorta l’agostiniana – lontani dalla Sua guida nulla è possibile, neanche una solida e durevole relazione d’amore. Solo insieme a Lui possiamo costruire la casa sulla roccia e affrontare le tempeste della vita. Amare, costruendo e diffondendo amore è quanto ci ha insegnato Rita: per amore si è sposata; per amore ha reso possibile una vita familiare senza violenze; per amore ha generato due figli; per amore ha perdonato gli assassini del marito; per amore ha accettato la morte dei figli; per amore ha riconciliato le belligeranti famiglie casciane; per amore ha chiesto a Gesù di portare sul suo corpo un segno della Sua passione, perché la croce di Cristo sanasse le tante vite vittime dell’odio”. “Siamo nel pieno della Settimana Santa – conclude la religiosa – in cui Gesù si è sacrificato in nome dell’amore infinito di Dio per noi. Nutriamoci da questa sorgente per essere noi stessi fonte di amore per chi ci è vicino”.

 

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia