S. Antonio da Padova: Basilica del santo, domenica la “Festa della Lingua”

La Festa della Traslazione delle reliquie del Santo, detta popolarmente “Festa della Lingua”, che si terrà domenica 19 febbraio nella pontificia basilica di S. Antonio a Padova, è la ricorrenza antoniana più importante dopo la solennità del 13 giugno. Si ricorda il ritrovamento della lingua incorrotta di Antonio 760 anni fa.
L’8 aprile 1263, Bonaventura da Bagnoregio, ministro generale dei frati francescani, durante la ricognizione dei resti del Santo, ritrovò intatta la lingua di Antonio, morto da più di trent’anni. La venerata reliquia della lingua, a distanza di secoli, è tuttora visibile, incorrotta, all’interno del reliquiario custodito nella Cappella del Tesoro, realizzato nel 1436 dall’orafo Giuliano da Firenze.
Quest’anno torna, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, la processione interna al santuario al termine della messa cantata delle ore 18 (l’ultima occasione era stata nel 2020, poco prima del lockdown). Vi prenderanno parte anche le varie realtà attive in basilica, tra queste la Pia Unione Macellai “Militi dell’Immacolata”, l’Arciconfaternita di S. Antonio, la Veneranda Arca del Santo e gli ordini cavallereschi.
Tra le diverse celebrazioni, alle ore 8 la santa messa presieduta da p. Antonio Ramina, rettore della basilica, trasmessa da Radio Maria.
Alle ore 10 la santa messa per gli associati al “Messaggero di sant’Antonio” sarà presieduta da p. Massimiliano Patassini, direttore editoriale del mensile antoniano.
La santa messa solenne delle ore 11, invece, sarà presieduta da mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo-prelato di Loreto e delegato pontificio per la basilica di sant’Antonio in Padova. Ad animare la celebrazione sarà la Cappella musicale antoniana.
La santa messa cantata delle ore 18, animata sempre dalla Cappella musicale antoniana, sarà presieduta da padre Roberto Brandinelli, ministro della Provincia italiana di S. Antonio di Padova dei Frati minori conventuali.
Seguirà la processione all’interno della basilica con la reliquia del mento del Santo portata a spalla dai membri della Pia Unione Macellai. Al termine, invocazione con la preghiera di affidamento al Santo “O lingua benedicta” e benedizione finale con la reliquia della falange del dito di S. Antonio, la stessa usata nella solennità del 13 Giugno e conservata il resto dell’anno nella Cappella del Tesoro.

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