Neonati prematuri: Ospedale Buzzi Milano, fino al 5 marzo raccolta fondi con numero solidale 45586 per realizzare 5 “Family room”

Foto Ospedale Buzzi Milano

Rendere la Terapia intensiva e Patologia neonatale dell’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano un reparto “Family Centred Care”, sempre più attento alle esigenze e al benessere psico-fisico di tutta la famiglia. È l’obiettivo della campagna di raccolta fondi lanciata dall’Associazione Obm – Ospedale Bambini Buzzi Milano onlus: fino al 5 marzo si può contribuire con un sms o una chiamata al numero solidale 45586.
Grazie al ricavato potranno essere realizzate cinque Family Room – stanze speciali pensate per consentire ai genitori di rimanere in ospedale accanto al piccolo ricoverato, monitorato e sotto l’occhio vigile del personale del reparto -, una sala accoglienza dedicata alle famiglie e una stanza dotata della migliore tecnologia per i neonati più fragili.
L’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, in cui ogni anno vengono ricoverati quasi 500 nati pretermine, è da oltre un secolo centro di riferimento per l’assistenza specialistica in campo materno infantile. Dal 2004 l’Associazione Obm è a fianco del personale medico con il progetto “Una culla per la vita”: negli anni ha contribuito allo sviluppo tecnologico della struttura e all’umanizzazione degli spazi, avviando programmi di accompagnamento per i genitori e aiutandoli ad iniziare il percorso di vita insieme nel miglior modo possibile.
Fin dai primi istanti di vita e per le successive settimane, spesso mesi, un neonato prematuro ha infatti bisogno di cure molto speciali, perché non ha ancora maturato del tutto organi e apparati e non è ancora capace di adattarsi alla vita fuori dal grembo materno. In Italia ogni anno sono circa 30mila i nati pretermine, cioè tra la ventiduesima e la trentasettesima settimana di gestazione, circa il 7% di tutti i nati vivi. Di questi, il 10% è gravemente prematuro e sottopeso (con un peso alla nascita inferiore anche a mezzo chilogrammo), un altro 10% deve essere sottoposto a interventi chirurgici che richiedono monitoraggi molto sofisticati. Il 20% necessita invece di un supporto cardiorespiratorio intensivo.
Grazie a “Una culla per la vita” Obm ha già potuto dotare la Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Buzzi di otto postazioni complete di culla incubatrice di ultima generazione Babyleo, monitor e respiratori. Si tratta di speciali apparecchiature in grado di ricreare il più possibile le condizioni presenti nel grembo materno, per offrire la massima protezione ai piccoli prematuri e sottopeso.

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