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Guerra in Ucraina: Borrell (Ue), “per raggiungere la pace sostegno militare e più sforzi diplomatici”. “Sanzioni” su Russia “hanno un effetto lento ma certo”

“Non mi piace la guerra. Per raggiungere la pace dobbiamo continuare a sostenere militarmente l’Ucraina più di quanto abbiamo fatto”. Lo ha detto l’Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue, Josep Borrell, intervenendo durante la plenaria a Strasburgo nel dibattito sulle sanzioni alla Russia. “Si può aiutare l’Ucraina militarmente e, allo stesso tempo, fare ogni sforzo diplomatico per portare la pace il prima possibile”, ha aggiunto. “Sosteniamoli di più e facciamo più sforzi diplomatici e presto, nell’Assemblea delle Nazioni Unite, chiederò al segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, di avviare, se può e vuole, un processo di intermediazione di colloqui in cui finora tutti hanno fallito”. Al momento, “la situazione sul campo di battaglia è estremamente preoccupante. Le truppe russe sono oltre 360mila, il doppio rispetto a prima della guerra”, ha spiegato. Con il decimo pacchetto di sanzioni annunciato contro la Russia “affrontiamo il settore bancario, l’accesso alla tecnologia dual-use e alle tecnologie avanzate. Propongo di sanzionare quasi 100 persone ed altre entità responsabili di attività militari, decisioni politiche, propaganda e disinformazione”, ha detto. Durante il dibattito l’Alto rappresentante, rispondendo alle domande, ha ribadito che per il dopoguerra “l’Europa deve avere un ruolo. Dobbiamo impegnarci nella ricostruzione dell’Ucraina. Probabilmente avremo bisogno di nuovi leader politici in Russia, che sostengano la riconciliazione. In Europa è accaduto dopo la Seconda Guerra mondiale”. Borrell ha spiegato che “le sanzioni hanno un effetto lento ma certo, ed era quello che avevamo previsto”.

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