Giornata europea sordocecità: Lega del Filo d’Oro, “valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla minorazione”

“Ogni persona con sordocecità si relaziona, comunica e sperimenta il mondo in modo diverso, affrontando restrizioni che sono influenzate dal livello di supporto e dalle barriere presenti nel proprio ambiente, dalla gravità delle minorazioni legate alla vista e all’udito e dall’età dell’insorgenza, che influiscono sulla vita sociale, la comunicazione, l’accessibilità alle informazioni, l’orientamento e la mobilità”. Lo spiega Patrizia Ceccarani, direttore tecnico scientifico della Fondazione Lega del Filo d’Oro, in occasione della Giornata europea della sordocecità (22 ottobre). “Il lavoro dell’Ente è da sempre orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla minorazione: è un approccio nel quale crediamo fortemente e che abbiamo sviluppato grazie al prezioso confronto con l’Europa sin dalla fine degli anni ’70. Oggi continuiamo a partecipare attivamente a progetti internazionali, con l’obiettivo di garantire autonomia e inclusione alle persone sordocieche, mettendo in rete competenze, buone pratiche e risorse mirate al raggiungimento di maggiore specializzazione, più servizi e alla diffusa cultura della disabilità. Perché l’impegno dell’Ente si fonda sulla convinzione che una persona sordocieca partecipe possa essere un beneficio per l’intera società”, aggiunge.
La Lega del Filo d’Oro è membro del Deafblind International, Associazione internazionale che promuove e supporta lo sviluppo di servizi per migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche e dell’European Deafblind Union, organismo che ha come obiettivo principale l’uguaglianza e la piena partecipazione sociale delle persone con sordocecità in tutta Europa. Con altri 10 Paesi europei fa parte anche del gruppo di lavoro Mdvi Euronet (Multiple Disabilities and Visual Impairment), impegnato a sviluppare e condividere le conoscenze delle buone prassi nell’educazione di bambini e ragazzi con una grave disabilità visiva unita a disabilità aggiuntive. Oltre che in altri network, l’Ente fa parte anche del Dbi Icf Working Group, insieme ad altri Paesi come Spagna, Canada, India e Australia, con l’obiettivo di sviluppare uno standard specifico Core Set Icf per un processo riconosciuto di valutazione, certificazione e intervento sulla sordocecità.
“Il bello dei progetti sulla sordocecità è che si lavora su un aspetto specifico che poi va a vantaggio di tutti”, sottolinea Ceccarani, facendo riferimento agli ultimi tre progetti europei a cui la Lega del Filo d’Oro ha contribuito. Si tratta di “Social skills make inclusive life easier too – Smile too”, incentrato sul rafforzamento delle abilità sociali, fondamentali per un’autentica inclusione di bambini e ragazzi con problematiche visive e altre disabilità e/o con sordocecità; “Social haptic signs for deaf and blind in education”, che ha coinvolto persone con sordocecità adulte nella costruzione di circa un centinaio di segni aptici (segni tattili sociali) da affiancare alla Lis tattile; “Open Eye Tracker Application for multiple disable visually impaired”, per testare un nuovo software che si basa su un sistema di tracciamento oculare capace di permettere l’uso del computer a persone con disabilità visive o multidisabilità sensoriali.

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