Alluvione nelle Marche: Senigallia, domani presentazione di un rapporto su interventi di Caritas diocesana e piano delle opere

“Alluvione 2022 – Solidarietà, resilienza e prevenzione”. Questo il titolo della serata in programma a Senigallia domani, giovedì 19 ottobre, ad un anno dai tragici eventi che il 15 settembre 2022 colpirono le Marche causando, nel territorio della diocesi, 13 vittime, oltre a feriti, danni a città, abitazioni e attività economiche. Una situazione drammatica che suscitò anche una grande risposta di solidarietà dimostrata dalla popolazione, dai tanti volontari vicini e lontani e dalle donazioni che la Caritas diocesana ha destinato direttamente alla famiglie più colpite.
“A un anno dagli eventi – viene spiegato in una nota – il vescovo di Senigallia, Franco Manenti, insieme alla Caritas diocesana sente il dovere di presentare pubblicamente un rapporto ufficiale che racconti in maniera trasparente tutti gli impieghi delle risorse. Fondazione Caritas Senigallia ha avviato una serie di attività per l’assistenza e la cura della popolazione colpita dall’alluvione. Durante le fasi emergenziali si è attivata per prestare un primo aiuto ai cittadini colpiti, attraverso il coordinamento dei volontari e l’avvio di una raccolta fondi tramite la piattaforma ridiamodignità.it”. Fin da subito, il Seminario di Senigallia è stato aperto per l’emergenza, in stretta collaborazione con il Centro operativo comunale e la Croce rossa, accogliendo già nelle prime ore oltre 100 sfollati. Nei mesi successivi ci sono stati numerosi e diversificati interventi e le attività a sostegno delle comunità locali proseguono tuttora.
Dopo l’introduzione di mons. Manenti, nel corso della serata Giovanni Bomprezzi, direttore di Fondazione Caritas Senigallia, presenterà il quadro degli interventi realizzati. Successivamente attraverso un’intervista a Stefano Babini, vicecommissario regionale per il post-alluvione, verrà offerto un aggiornamento rispetto ai piani regionali per le opere di mitigazione dei rischi idrogeologici, e ci sarà l’occasione per sollecitare un piano di salvaguardia delle persone più vulnerabili.

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