Morte card. Pell: mons. Coleridge (Brisbane), “vittima di un’ingiustizia vergognosa poiché è stato condannato e incarcerato per 13 mesi prima di un verdetto finale”

“I suoi problemi legali sono scoppiati in Australia in circostanze che rimangono poco chiare. Pell è diventato vittima di un’ingiustizia vergognosa poiché è stato condannato e incarcerato per 13 mesi prima di un verdetto finale. L’equilibrio spirituale e la forza che ha mostrato in tutto questo sono stati straordinari. Ha rivelato di George Pell una profondità che spesso non è stata riconosciuta”. È quanto scrive in un comunicato l’arcivescovo australiano di Brisbane, mons. Mark Coleridge, delineando la figura del card. Pell, morto stanotte a Roma all’età di 81 anni. È sempre stato una figura polarizzante, che ha suscitato reazioni fortemente contrastanti. Aveva sia amici appassionati che nemici appassionati”, osserva l’arcivescovo Coleridge. “Ma è certo che avesse insolite doti di leadership: intelligenza, coraggio, convinzione, fiducia in se stesso, fiuto politico e tenacia”, scrive ancora Coleridge. “Ci vorrà del tempo per valutare la sua eredità nella Chiesa in Australia, che si rivelerà complessa, persino contraddittoria come l’uomo stesso. Per ora ringraziamo per i doni che George Pell ci ha portato e per le sfide che ha posto”.

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