David Sassoli: messaggio dei familiari alla presidente Metsola. Messa e ricordo a Bruxelles “ci riempiono il cuore. Vi sentiamo vicini”

(Foto SIR/Comece)

(Bruxelles) “Carissima presidente Roberta Metsola, questo pomeriggio di ricordo e di commozione ci vede vicini, molto vicini. La grande distanza che separa Roma da Bruxelles si annulla oggi nella profonda comunione di pensieri e di preghiere che animano le nostre celebrazioni”. Sono parole inviate dalla famiglia di David Sassoli alla presidente del Parlamento europeo, lette questa sera all’inizio della celebrazione eucaristica al Sablon di Bruxelles. Il messaggio è firmato da Alessandra Vittorini, vedova di Sassoli, e dai figli, Giulio e Livia. “Sapere che nello stesso momento in cui noi – la famiglia, gli amici di sempre, i colleghi, i compagni di strada con cui ha condiviso l’impegno politico e civile – ci raccogliamo a Roma nella chiesa del Gesù che lui amava, anche la sua comunità di Bruxelles – il Parlamento, gli amici, i collaboratori più stretti – fa lo stesso nella splendida chiesa di Notre-Dame des Victoires au Sablon, a lui tanto cara, è una cosa che ci riempie il cuore e di cui desideriamo ringraziarvi sentitamente”.
“Questa città, con le sue piazze, le sue strade, gli uffici del Parlamento, i luoghi a cui era tanto legato, è stata, davvero, per 12 anni la sua casa. Qui ha passato i due mandati da parlamentare, capodelegazione e vice presidente. Qui ha trascorso i difficili e intensi anni della Presidenza. Qui ha costruito relazioni, amicizie e legami che andavano – e andranno – ben oltre i semplici rapporti di lavoro. Qui ha vissuto con entusiasmo, e senza mai risparmiarsi, quella che considerava la più bella avventura della sua vita”.
Nel messaggio dei familiari si legge ancora: “Oggi i 1.000 km che ci separano sono azzerati da questa condivisione piena del ricordo di David, che ci commuove e ci sostiene. Un anno fa, mentre noi ci misuravamo con l’immenso dolore della sua scomparsa, sentivamo il grande abbraccio virtuale dei tanti che si erano raccolti spontaneamente qui a Bruxelles, nella piazza del Parlamento per ricordarlo. Allo stesso modo, oggi, questa chiesa di Notre-Dame e la chiesa del Gesù di Roma, saranno virtualmente unite nelle cerimonie, nei pensieri e nei sentimenti delle nostre due comunità. Nell’aria risuoneranno le stesse musiche barocche che lui amava tanto – le stesse che lo hanno accompagnato nell’ultimo saluto – mentre sull’altare, qui come a Roma, una rosa bianca e il libro delle Confessioni di S. Agostino ci ricorderanno i suoi pensieri e i suoi ideali. Grazie, davvero, a tutti”.

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