Sahel: Del Re (rappresentante Ue), “Ue partner leale e affidabile per i Paesi della regione”

“Come Ue vediamo opportunità nel Sahel, anche in mezzo a instabilità, traffici illeciti, attività terroristiche e governance deboli. Continueremo ad essere un partner leale e affidabile per i Paesi del Sahel”. Lo ha detto Emanuela Claudia Del Re, rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel, intervenendo nel pomeriggio di ieri al webinar su “Lotta al traffico illecito nel Mediterraneo centrale, nel Sahel e nel Golfo di Guinea”, organizzato congiuntamente dal Rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel e dall’Operazione Eunavfor Med Irini, il cui compito è l’attuazione dell’embargo Onu sulle armi alla Libia. “Come Ue dobbiamo essere coerenti e fermi nel nostro approccio – ha affermato Del Re –. La principale ambizione è garantire che qualunque cosa facciamo sia gestita e passi nelle mani dei Saheliani. È imperativo che la comunità internazionale continui a rispondere ai bisogni urgenti delle persone”, ha concluso Del Re, dimostrando come la stabilizzazione e la sicurezza congiunte in queste tre aree interconnesse – Mediterraneo centrale, Sahel e Golfo di Guinea – siano una “priorità preziosa”. Al webinar è intervenuto, tra gli altri, anche Charles Fries, vice segretario generale per la politica di sicurezza e di difesa comune e risposta alle crisi (Eeas): “L’Ue sta adattando e intensificando il suo impegno di fronte alle minacce e alle sfide affrontate dall’Africa occidentale e il Mediterraneo centrale che man mano si evolvono. Siamo il primo partner del Sahel e ci aspettiamo che il nostro impegno permanga a lungo e si estenda agli Stati costieri per contenere e superare le diverse crisi affrontate dalla regione”. Per Maman Sambo Sidikou, Alto Rappresentante dell’Unione africana per il Mali e il Sahel, “la criminalità organizzata è una delle minacce più potenti portate alla pace e alla sicurezza nell’Africa occidentale, nel Sahel e in altre aree della regione”. Da qui la necessità di “incoraggiare le partnership internazionali e regionali a rafforzare le capacità nazionali di dare risposte globali alla tratta di esseri umani, in particolare a livello di comunità, rivolgendosi alle donne e ai giovani”.

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