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Conferenza sul futuro dell’Europa: ultima plenaria. A Strasburgo anche un summit delle associazioni europeiste

(Foto SIR/European Parliament)

La Conferenza sul futuro dell’Europa sta per finire e si guarda al dopo. Il cammino voluto da Commissione, Parlamento e Consiglio, per ripensare insieme ai cittadini il futuro dell’Ue, si era aperto il 9 maggio 2021 e si concluderà il 9 maggio prossimo, quando il rapporto finale sarà presentato ai presidenti delle tre istituzioni europee. Un’ultima plenaria si svolge a Strasburgo oggi e domani per la messa a punto delle raccomandazioni che costituiranno il rapporto finale; si deciderà “su base consensuale”. Nell’ordine del giorno anche uno spazio in cui i cittadini potranno esprimere le loro posizioni a fine di questo cammino. Una serie di associazioni della società civile di chiara ispirazione europeista si è data appuntamento a Strasburgo, dal 5 all’8 maggio per il “Summit di Strasburgo”. “È ancora incerto se le proposte dei cittadini avanzate in Conferenza saranno prese in considerazione”, si legge nell’invito all’evento. “Ci adopereremo per garantire che le aspettative dei cittadini non rimangano inascoltate e che i leader europei le seguano e agiscano”. Da varie parti si invoca a questo punto una “Convenzione” per rivedere e aggiornare i Trattati alla luce di quanto emerso da questo cammino. Questa sembra essere anche la linea italiana, come ha scritto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega affari, Ue Enzo Amendola: con un tweet ha segnalato che ieri “Senato e Commissioni della Camera hanno votato una mozione sulla Conferenza”, quella “piattaforma di democrazia partecipativa dove tanti cittadini hanno chiesto di cambiare l’Ue”. Così, ha aggiunto Amendola, “il Governo ha pieno mandato per dare forza a questo processo e sostenere la revisione dei Trattati”.

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