Consiglio d’Europa: il 20 maggio a Torino la conclusione della Presidenza italiana. Di Maio, “inevitabile l’estromissione della Russia dal CdE”

“L’estromissione della Federazione russa dal Consiglio d’Europa è stata resa inevitabile dall’atrocità dei crimini commessi in Ucraina”: il ministro degli esteri Luigi Di Maio, intervenendo ieri all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), in qualità di presidente del Comitato dei ministri, è tornato su una decisione presa dall’istituzione pan europea pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione russa. L’aggressione è stata “illegale e ingiustificata” ed è proseguita “in aperta violazione dei diritti umani e delle norme del diritto internazionale umanitario”, ha precisato Di Maio. Il suo intervento, preceduto il 27 aprile da quello del presidente Sergio Mattarella, si pone a conclusione della Presidenza italiana del Comitato dei ministri. La chiusura ufficiale del semestre avverrà con la Conferenza ministeriale di Torino, il 20 maggio. Lì, ha sottolineato Di Maio, “saremo chiamati anzitutto a riconfermare il nostro impegno a sostegno del ruolo centrale del Consiglio d’Europa e dei suoi principi, valori e strumenti, nel promuovere i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto nel contesto nell’architettura istituzionale europea”. A margine dell’intervento all’Apce, il ministro ha avuto colloqui con la segretaria generale Marija Pejčinović Burić e con il presidente dell’Assemblea parlamentare Tiny Kox. A ricordo di questo semestre, nell’edificio del Consiglio d’Europa da oggi in poi ci sarà un busto di marmo raffigurante il giurista Cesare Beccaria.

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