Ucraina: Unhcr, “previsti 8,3 milioni di rifugiati, servono 1,85 miliardi di dollari per aiuti”

In risposta alla crescente crisi dei rifugiati dall’Ucraina, l’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, e i suoi partner umanitari, fanno appello a “un maggiore sostegno finanziario per aiutare i rifugiati e i Paesi confinanti che li stanno generosamente ospitando”. Ieri, tramite il lancio del Piano regionale di risposta ai rifugiati aggiornato per la situazione ucraina, l’Unhcr e i propri partner hanno fatto una richiesta per 1,85 miliardi di dollari statunitensi per poter sostenere 8,3 milioni di rifugiati previsti nei Paesi confinanti: Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania e Slovacchia, nonché altri Paesi della regione fra cui Bielorussia, Bulgaria e Repubblica Ceca. Il lancio del nuovo appello vede sullo sfondo continui combattimenti, distruzione e spostamenti forzati all’interno dell’Ucraina. Finora, la guerra ha sradicato più di 12,7 milioni di persone – di cui più di 5 milioni sono fuggite come rifugiate oltre i confini e 7,7 milioni rimangono sfollate all’interno del Paese. In aggiunta, si stima che quasi 13 milioni di persone siano bloccate nelle zone colpite o impossibilitate a partire per motivi di sicurezza. Le donne e i bambini rappresentano circa il 90% delle persone costrette a fuggire. Sotto la guida dei governi dei vari Paesi ospitanti, il Piano regionale di risposta ai rifugiati unisce gli sforzi di 142 organizzazioni, agenzie Onu incluse, della Ficr e delle Società nazionali della Croce rossa, di Ong nazionali e internazionali, organizzazioni religiose e appartenenti alla società civile e al mondo accademico. L’obiettivo del Piano è di assicurare che tutti coloro che fuggono dall’Ucraina possano avere accesso alla sicurezza e alla protezione internazionale. Le autorità nazionali e le istituzioni regionali si sono mobilitate rapidamente per garantire una protezione temporanea in tutta Europa e oltre, in uno spirito di solidarietà e di condivisione delle responsabilità. “Un finanziamento consistente e flessibile sarà fondamentale ai fini del sostegno di tale solidarietà e della riaffermazione del sostegno alla continua protezione e inclusione dei rifugiati – afferma Unhcr -. Finché questa guerra non finirà, i bisogni umanitari continueranno a crescere così come gli esodi forzati”.

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