Papa Francesco: a cappellania cattolica Queen’s University Belfast, “coltivare la cultura dell’incontro”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Costruire una cultura dell’incontro al servizio del regno di Dio ci impegna personalmente. Si tratta non semplicemente di vedere, ma di guardare; si tratta non solo di sentire, ma di ascoltare; non basta incontrare o passare accanto alle persone, ma occorre fermarsi per impegnarsi con loro sulle cose che contano veramente”. Lo ha detto ieri Papa Francesco nel suo discorso a un gruppo di studenti della cappellania cattolica della Queen’s University di Belfast (Irlanda), in occasione del loro pellegrinaggio a Roma per il cinquantesimo anniversario della fondazione. “Mentre raggiungete questa pietra miliare, vi incoraggio non solo ad approfondire la vostra comprensione e il vostro apprezzamento della ricchezza intellettuale e spirituale della tradizione cattolica, ma anche, e in uno spirito veramente evangelico, a coltivare la cultura dell’incontro tra di voi e nella comunità universitaria”.
Dal Papa l’incoraggiamento a “incontrare gli altri, incontrare chi ci sta accanto, per condividere con loro la verità salvifica del Vangelo”. “Come persone, e specialmente come cristiani, siamo fatti in modo tale che non possiamo vivere, crescere e realizzarci se non nella ricerca della verità e nel dono sincero di noi stessi agli altri”. Quindi, il Pontefice ha ribadito l’importanza di sostenersi a vicenda “nella nostra ricerca della verità e ci sforziamo di tessere una rete di relazioni che possa rendere la nostra vita insieme ‘una vera esperienza di fraternità, una carovana solidale, un santo pellegrinaggio'”. “Ognuno di voi, a suo modo, possa farsi promotore di questa cultura dell’incontro nell’ambiente universitario – ha auspicato – e contribuire così a tenere vive le nobili tradizioni irlandesi di ospitalità, riconciliazione, fedeltà al Vangelo e perseveranza nella ricerca della santità”.

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