Periferie: Legambiente e Forum Terzo Settore, “tavolo di confronto per renderle luogo di transizione ecologica”

“Oggi, insieme al Forum DD e al Forum del Terzo Settore vogliamo aprire un tavolo di confronto per rilanciare le periferie come luoghi in cui la transizione ecologica può partire con il piede giusto, nel nome della giustizia climatica”. Lo ha detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, intervenendo al convegno dal titolo “Le periferie urbane. Dagli interventi straordinari alle politiche ordinarie” organizzato da Legambiente, Forum Disuguaglianze e Diversità e Forum del Terzo Settore, in corso oggi a Roma al Teatro de’ Servi e in diretta streaming sul canale Youtube del Forum del Terzo Settore, sul sito del Forum Disuguaglianze e Diversità e sul sito La Nuova Ecologia. “Ciclicamente questi contesti emergono all’attenzione politica come scenari in cui si manifestano con più evidenza e forza distruttrice gli effetti della crisi climatica e le disuguaglianze sociali, senza che questo si traduca però, nei fatti, in un’azione di policy sistemica e non occasionale – ha aggiunto Ciafani -. Abbiamo messo, perciò, a disposizione del dibattito le nostre conoscenze ed esperienze, certi che possano offrire delle preziose indicazioni sugli errori da evitare e sulle soluzioni più efficaci, per non sprecare le importanti chance offerte dal Pnrr e dagli altri strumenti di intervento che, se correttamente sfruttati, non solo ridurranno i ritardi e le disuguaglianze ma faranno leva sui cambiamenti necessari nelle politiche ordinarie”. “I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenteranno una vera opportunità solo se saranno capaci di ridurre e sanare le disuguaglianze del nostro Paese. Le periferie urbane sono il luogo dove queste disparità si manifestano in maniera più evidente, con la crescita di emarginazione e con forme di degrado sociale – commenta la portavoce del Forum del Terzo settore, Vanessa Pallucchi –. L’incontro di oggi vuole essere il primo passo di un percorso che metta al centro e intrecci profondamente i bisogni ambientali e i bisogni sociali per costruire un ragionamento e prime proposte per una transizione ecologica inclusiva che non lasci indietro nessuno, e nessun territorio”. “Ancora una volta si tratta di estrarre da queste esperienze i tratti di un’azione di sviluppo da portare a sistema – commenta Fabrizio Barca, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità -. Esiste un ‘metodo nuovo’ fatto di co-programmazione, partecipazione anche dei più vulnerabili, confronto anche acceso ma ragionevole di saperi locali e globali, capacità di trovare compromessi, che prorompe da quelle esperienze e dalla ricerca. Lo si apprenda nei centri di governo e lo si metta al servizio di un Paese che è pronto”.

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