Papa Francesco: udienza, “non ho mai visto, dietro un carro funebre, un camion di traslochi”. “Ci andremo soli, senza niente, perché il sudario non ha tasche”

“Non ho mai visto, dietro un carro funebre, un camion di traslochi!”. Lo ha esclamato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata a San Giuseppe, patrono della buona morte. “Ci andremo soli, senza niente nelle tasche del sudario: niente, perché il sudario non ha tasche. Questa solitudine della morte”, ha proseguito a braccio. “Non ha senso accumulare se un giorno moriremo”, il monito: “ciò che dobbiamo accumulare è la carità, è la capacità di condividere, di non restare indifferenti davanti ai bisogni degli altri”. “Che senso ha litigare con un fratello, con una sorella, con un amico, con un familiare, o con un fratello o una sorella nella fede se poi un giorno moriremo?”, si è chiesto Francesco: “A che serve arrabbiarsi con gli altri?  Davanti alla morte tante questioni si ridimensionano. È bene morire riconciliati, senza lasciare rancori e senza rimpianti! Io vorrei dire la verità: tutti noi siamo in cammino verso quella morte, tutti”. ”Il Vangelo ci dice che la morte arriva come un ladro, così dice Gesù – ha ricordato il Papa – e per quanto noi tentiamo di voler tenere sotto controllo il suo arrivo, magari programmando la nostra stessa morte, essa rimane un evento con cui dobbiamo fare i conti e davanti a cui fare anche delle scelte. solo dalla fede nella risurrezione noi possiamo affacciarci sull’abisso della morte senza essere sopraffatti dalla paura. Non solo: possiamo riconsegnare alla morte un ruolo positivo. Pensare alla morte, illuminata dal mistero di Cristo, aiuta a guardare con occhi nuovi tutta la vita”.

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