Coronavirus Covid-19: Fiaso, in 7 giorni -7,7% ricoveri in terapie intensive. Migliore, “pandemia in fase di arretramento. Andiamo verso una diversa normalità”

In una settimana il numero dei pazienti Covid ricoverati è diminuito del 3,7%. Scende lentamente la curva delle ospedalizzazioni nei reparti Covid: la rilevazione Fiaso negli ospedali sentinella dell’8 febbraio ha conteggiato 2.025 pazienti rispetto ai 2.103 del 1° febbraio.
Nei reparti ordinari la diminuzione dei pazienti si attesta al 3,3% (il totale dei pazienti passa da 1.908 a 1.845). Il calo è più consistente nelle terapie intensive dove il numero dei pazienti si riduce del 7,7% rispetto alla settimana precedente (da 195 del 1° febbraio a 180 dell’8 febbraio). Nei reparti, sia quelli ordinari sia le terapie intensive, si assiste a un fenomeno nuovo: da circa un mese diminuiscono significativamente i pazienti ricoverati “per Covid” ovvero i soggetti che hanno sviluppato la tipica polmonite da Covid con sintomi respiratori ed è proprio questo dato che contribuisce a far scendere la curva delle ospedalizzazioni. Crescono tuttavia i ricoveri “con Covid” ovvero quei pazienti che arrivano in ospedale per curare altre patologie, risultati positivi al tampone pre-ricovero, il 39% dei ricoverati.
Questo monitoraggio, spiega il presidente Fiaso Giovanni Migliore, “è il segnale che la pandemia è in fase di arretramento”. L’aumento di ricoveri di pazienti “con Covid” dimostra che siamo di fronte a una sorta di “normalizzazione” dell’epidemia: “Il virus continua a circolare e a infettare ma, in virtù dell’alta percentuale di soggetti vaccinati, non provoca la malattia”. Per Migliore occorre tuttavia predisporre “strutture interdisciplinari dove l’ortopedico, l’oncologo, il cardiologo, l’urologo e il neurologo possano curare nello stesso reparto i pazienti che, tra loro, hanno in comune il solo fatto di esser positivi al virus Sars-CoV-2 e che necessitano, in adeguati ambienti isolati, di assistenza specialistica”. Un cambio di paradigma: è il medico specialista che si reca dal paziente dove è ricoverato, invece che il paziente ad andare dallo specialista nel suo reparto. “Il calo dei contagi ci porta gradualmente verso la normalizzazione”, conclude il presidente Fiaso, ma i ricoveri “con Covid” suggeriscono che “con il virus dovremo convivere ancora in una diversa normalità”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori