Incontro vescovi e sindaci del Mediterraneo: card. Betori, “il Papa torna per la terza volta a Firenze, lo ringraziamo e siamo pronti ad accoglierlo”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Il Santo Padre torna per la terza volta a Firenze: lo ringraziamo e siamo pronti ad accoglierlo”. Lo ha dichiarato il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, “padrone di casa” dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, promosso dalla Cei dal 23 al 27 novembre sul tema “Mediterraneo, frontiera di pace”, a due anni dall’analogo appuntamento di Bari. “Vorremmo che l’accoglienza fosse essa stessa un messaggio”, ha esordito il cardinale a proposito delle giornate fiorentine, che culmineranno il 27 febbraio con la messa del Papa nella basilica di Santa Croce, a cui parteciperanno circa 800 persone “con fragilità”, mentre nella piazza esterna verranno allestiti i maxischermi. I vescovi, a partire dal 23 pomeriggio – ha reso noto Betori – si riuniranno nell’ex complesso di Santa Maria Novella, concesso dal Comune. Nella giornata di giovedì 24 febbraio, i circa 70 vescovi che hanno aderito all’invito visiteranno – a scelta – cinque luoghi significativi della città. Il primo, che parla del connubio arte e fede, riguarda il battistero, la cattedrale e il Museo del Duomo, dove proprio in quei giorni è allestita una mostra sulle tre Pietà di Michelangelo: la Pietà Bandini, permanente a Firenze, e i calchi della Pietà Vaticana e della Pietà Rondanini, messi a disposizione dai Musei Vaticani. Il secondo luogo riguarda le personalità che anno conosciuto Giorgio La Pira “come docente di diritto, uomo della Costituente, sindaco e uomo che promuoveva la pace nel mondo”: il fulcro sarà la basilica di San Marco, dove La Pira ha vissuto gran parte della sua vita con la comunità dei frati domenicani.

Nella basilica della Santissima Annunziata, invece, sarà possibile cimentarsi con altre figure del Novecento che hanno svolto un ruolo significativo nella comunità ecclesiale fiorentina: il cardinale Elia Dalla Costa, don Giulio Facimbeni, don Lorenzo Milani e don Divo Barsotti. La basilica di Santo Spirito sarà il luogo dedicato all’ecumenismo, in una città come Firenze che oltre ad essere stata pioniera in questo campo ha avuto e continua ad intessere fiorenti rapporti anche con al comunità ebraica e islamica. A San Lorenzo sarà visibile l’impegno della Chiesa fiorentina sul versante della carità, a partire dalle Misericordie e e dall’Istituto degli Innocenti, fino all’Oda e alle numerose attività della Caritas. Venerdì, invece, giornata dedicata alla preghiera, con la visita all’abazia di San Miniato al Monte dei monaci olivetani. Sabato la giornata di riflessione comune con i sindaci, a Palazzo Vecchio, luogo principale dell’attività di Giorgio La Pira.

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