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Commissione Ue: l’economia non rimbalza più. Strozzature logistiche e carenza di materie prime

(Photo SIR/European Commission)

“I fondamentali restano solidi, per cui possiamo aspettarci che l’economia riprenderà vigore”. Dopo aver messo nero su bianco le percentuali della frenata del Pil, il commissario Paolo Gentiloni non lesina motivi di speranza, dentro un quadro comunque incerto. Le Previsioni economiche d’inverno, illustrare al palazzo Berlaymont di Bruxelles, sono un andirivieni fra “strozzature” e “motivi di speranza”. “La crescita continua a essere influenzata dalla pandemia, con molti Paesi dell’Unione sotto pressione a causa di una combinazione di maggiore pressione sui sistemi sanitari e carenza di personale” in fabbriche, uffici e negozi “a causa di malattie, quarantene precauzionali o doveri di assistenza. “Anche le strozzature logistiche e di approvvigionamento, inclusa la carenza di semiconduttori e di alcune materie prime metalliche, continueranno a pesare sulla produzione, almeno per tutta la prima metà dell’anno”, vi si legge. Infine, ma non meno importante, “i prezzi dell’energia dovrebbero rimanere elevati più a lungo del previsto nelle previsioni d’autunno, esercitando così un freno più protratto sull’economia e maggiori pressioni inflazionistiche”. “Dopo il forte rimbalzo dell’attività economica iniziato nella primavera dello scorso anno e proseguito senza sosta fino all’inizio dell’autunno, si stima che la dinamica di crescita nell’Ue sia rallentata allo 0,4% nell’ultimo trimestre del 2021, dal 2,2% del trimestre precedente”.

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