Abusivismo edilizio: nasce la Banca dati nazionale. Giovannini (Mims), “uno strumento che consentirà di rafforzare il contrasto ad un fenomeno illegale”

Una Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio. È stata istituita con decreto del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, per raccogliere e rendere disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge. “Con la Banca dati – sottolinea Giovannini – avremo finalmente a disposizione uno strumento informativo che ci consentirà di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente”. “L’iniziativa richiede un’azione congiunta di diversi ministeri e la collaborazione di Regioni e di enti locali”, prosegue il ministri, evidenziando che “abbiamo così avviato un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori”.
Nella prima fase la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni. Le successive estensioni avverranno con la collaborazione dei ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni.
“Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni”, spiega una nota del Mims, nella quale si ricorda che “per sostenere i Comuni negli interventi di demolizione delle opere abusive è istituito presso il ministero un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la legge di bilancio per il 2022”.

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