Informazione: Oxfam, 70% italiani allarmati da diffusione discorsi d’odio. 2 su 3 dubitano notizie lette in rete

Oltre il 70% degli italiani è allarmato dall’attuale diffusione di discorsi e atteggiamenti d’odio sui social network. Solo 3 cittadini su 10 si dichiarano poco o per nulla preoccupati. Inoltre il 68% è preoccupato dalla possibilità di incorrere in notizie false, e 2 italiani su 3 dubitano spesso delle notizie viste o lette in rete. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Istituto Demopolis – per Oxfam Italia – su un campione di oltre 4.000 intervistati, rappresentativo della popolazione maggiorenne. I cittadini dubitano di alcune informazioni ma, nella pratica, cedono al gusto della condivisione: al 41% capita di inoltrare ad amici o conoscenti notizie che ritengono interessanti o sorprendenti (immagini o video), senza verificarne preventivamente l’attendibilità. E solo una minoranza è solita controllare l’esattezza di una notizia ricevuta, cercando conferma da altre fonti. L’analisi condotta per Oxfam ha verificato quanto incida la penetrazione massiva della disinformazione in tema di immigrazione nella fondazione di stereotipi e meccanismi di esclusione, nonché di incitamento all’odio contro i migranti in Italia. Il problema è senz’altro rilevante, se si pensa che nel complesso è del 56% la quota di italiani convinta che alcuni discorsi d’odio, anche online, abbiano contribuito a creare pregiudizi contro i migranti o alcune particolari categorie di immigrati. Oltre 8 italiani su 10 hanno intercettato notizie quali ad esempio: “L’immigrazione aumenta l’insicurezza e la criminalità” (88%); “L’Italia ha fatto entrare molti più immigrati degli altri Paesi europei” (74%). Si tratta spesso di notizie false: negli ultimi dieci anni, a fronte di un progressivo aumento della presenza straniera, è diminuito sia il numero assoluto di stranieri detenuti che il tasso di detenzione, che è passato dallo 0,71% del 2008 allo 0,34% del 2020; quanto alla seconda notizia, nel 2021, in Italia hanno chiesto asilo 53.610 persone (0,09 % della popolazione), contro le 65.295 della Spagna (0,14%), 120.685 della Francia (0,18% della popolazione), 190.545 della Germania (0,23% della popolazione). Nei 2/3 dei casi, a veicolare tali notizie sono spesso esponenti politici, ma se ne parla anche in notizie e programmi tv (56%), nonché in conversazioni spicciole fra amici, colleghi e parenti (55%), oltre che sui social network (48%).

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