Festa di San Francesco: Patton (Custode Terra Santa), “la sfida della pace: non posso combattere una persona che è figlia dello stesso Padre”

Sacro Speco Subiaco, Immagine di san Francesco (foto monasteri benedettini)

“San Francesco ci insegna compiere gesti di pace e ci esorta a smettere di dipingere l’altro come nemico. Francesco elimina questa parola dal suo vocabolario. L’unico nemico da osteggiare è il nostro egoismo”. È quanto afferma il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, in un’intervista al Christian media Center (CmC) della Custodia di Terra Santa, rilasciata in occasione della festa del Santo di Assisi. Quella della pace, dichiara il frate, è una delle sfide di Francesco: “Non posso combattere una persona che è figlia dello stesso Padre. Finché non comprenderemo questo – sottolinea padre Patton – la pace si fonderà solo su deboli passi. Avere dentro la pace, portare la pace e salutare con il segno di pace: questi sono i contenuti della predicazione di san Francesco” che non possono non avere delle ricadute positive sulla vita di tutti i giorni. Oltre alla pace, il Custode menziona anche altre sfide che arrivano dal Poverello di Assisi: “Sfide che sono sociali ed economiche, tra tutte quella della fraternità. Per scoprirci fratelli bisogna superare la paura dell’altro. Chi istilla la paura dell’altro non ha compreso il Vangelo della fraternità”. Altra sfida è “l’economia solidale” che si vince “imitando Cristo che si è fatto povero per farci ricchi. La solidarietà economica poggia su un’economia della fraternità e non del profitto”. Il Custode non manca, infine, di menzionare due ulteriori sfide lanciate dalla missione di Francesco: una diretta alla Chiesa e ai cristiani: “avere un approccio costruttivo all’interno della Chiesa – va’ e ripara la mia casa – prendendo sul serio il Vangelo cominciando a viverlo e annunciarlo” e “la cura del Creato”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori