Ucraina: appello del Mir al governo italiano, “si sostengano gli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini che lasciano i loro Paesi”

“Chiediamo all’Italia, al Governo Italiano, di sostenere gli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini che lasciano i loro paesi, per non dover partecipare militarmente all’orribile guerra che devasta l’Ucraina”. È l’appello contenuto in una lettera inviata al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio dei ministri dal Mir (Movimento internazionale della riconciliazione), ieri nel giorno in cui si è celebrata la “Giornata della Nonviolenza”. “Mentre la guerra continua in Ucraina senza prospettive di soluzione e senza autentiche volontà di pace da parte dei governanti – si legge nella lettera – molti russi e ucraini chiamati a combattere disobbediscono, manifestano il diritto all’obiezione di coscienza e disertano”. Il Mir fa notare che “i governi di Russia e Ucraina non rispettano il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare” e per questo motivo “migliaia di obiettori che si rifiutano di usare le armi e di uccidere i propri simili, sono arrestati, rischiano gravi condanne e se riescono lasciano i loro paesi”. Il Mir aderisce e sostiene la Campagna #ObjectWarCampaign con raccolta firme per una petizione da inviare alle autorità europee, a favore dei disertori e obiettori di coscienza di Russia, Bielorussia e Ucraina. Il lancio della petizione è stato anticipato da un appello inviato a giugno 2022 al Parlamento europeo e all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa – sostenuto da 60 organizzazioni di 20 Paesi – in cui si spiega la necessità di “sostenere e proteggere i disertori e gli obiettori di coscienza di tutti gli schieramenti, in tempo di guerra come in tempo di pace”.

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