Giovani e sport: mons. Raspanti (Acireale), “ci vuole uno sforzo corale per progettare una vera ripartenza”

“Il rilancio dell’azione pastorale può cominciare anche dallo sport, dove i giovani sono i protagonisti. Ci vuole uno sforzo corale per mettere in campo strumenti, alleanze e collaborazioni affinché si possa progettare una vera ripartenza dallo sport, attività che impegna sul piano dell’agonismo e formativo”. Lo ha affermato mons. Antonino Raspanti, vescovo della di Acireale e delegato per il Tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale siciliana, intervenendo all’evento che ha ricordato i 70 anni di fondazione del comitato del Centro sportivo italiano (Csi) di Acireale.
Occasione nella quale, spiega una nota, si è fatta memoria del passato per conoscere dove affondano le radici per provare a costruire il futuro. Grazie anche alla convocazione degli Stati generali dell’attività sportiva, per ricordare questa ricorrenza e viverla come occasione di confronto e dibattito sui temi particolarmente rilevanti per l’Associazione ed in particolare per fare il punto del sistema di attività agonistica e educativa.
Oltre al vescovo Raspanti hanno partecipato il presidente regionale Csi Sicilia, Agnese Gagliano, il presidente nazionale del Csi, Vittorio Bosio, il sindaco di Acireale, Stefano Alì, il direttore dell’Ufficio regionale e diocesano per il Tempo libero, turismo e sport, don Roberto Fucile, e l’assistente del Csi comitato di Acireale, don Egidio Vecchio, coordinati dal presidente del comitato di Acireale, Salvo Raffa.
“Siamo pronti a ripartire”, ha assicurato Raffa nella riunione tra i 12 presidenti dei comitati della Sicilia. “Contributi di idee e suggerimenti – ha aggiunto – sono giunti in questo tempo di post pandemia. Siamo pronti per nuove attività progettuali, formative e sportive. Oggi, si è tracciato il futuro”.

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