Diocesi: Cassano all’Jonio, dal 10 settembre la VII Assemblea diocesana “Una Chiesa sinodale: come?”

Dopo aver sviluppato nelle precedenti assemblee il tema della fede indebolita dalla crisi educativa e dai processi di scristianizzazione, la diocesi di Cassano all’Jonio nei giorni 10-11 e 18 settembre prossimi, si ritrova convocata dal suo vescovo, mons. Francesco Savino, a celebrare la sua settima Assemblea diocesana, dal titolo: “Una Chiesa sinodale: come?”, che si terrà presso le tre vicarie: di Castrovillari (parrocchia San Girolamo), di Cassano (parrocchia Sacri Cuori di Gesù e di Maria in Lauropoli) e dell’Alto Jonio (parrocchia Cuore Immacolato di Maria in Trebisacce). Le relazioni saranno trasmesse in diretta streaming con i relatori in presenza da Castrovillari e potranno essere seguite in diretta attraverso i canali social e dal sito della diocesi, affidate ai teologi Cristina Simonelli, Marinella Perroni, don Cosimo Scordato. “Da più parti, e continuo – si legge in una nota –, è il tentativo di estromettere la fede dalla vita pratica e civile delle persone, pensando che il cristianesimo sia soltanto un problema di cuore, cioè intimo, privato”. Non a caso, mons. Savino, nel documento programmatico per il Sinodo: “‘Il popolo ha sete’. Crisi e futuro di cristianesimo” riecheggiando una espressione del teologo protestante Paul Tillich, si chiede: “Il messaggio cristiano, specialmente la predicazione cristiana, è ancora rilevante per le persone del nostro tempo?”.
Da alcuni anni la Chiesa di Cassano all’Jonio “vive questa crisi di crescenza” e, “attraverso le programmatiche assemblee settembrine, sempre più ricche di provocazioni e di stimoli, si va interrogando su come rendersi testimone credibile del Risorto e su quali strategie privilegiare per intervenire efficacemente nell’opinionismo transculturale che tipicizza l’oggi della storia”, si legge ancora nella nota. “Una chiesa sinodale: come?”, secondo il vescovo Savino, vuole essere “un pre-ingresso nell’ormai prossimo Sinodo, un cammino di verità, di radicalità, di totalità”. Per questo, secondo il presule, dobbiamo “convertirci all’uomo nuovo, lasciando dietro tutti i nostri idoli. La vera Chiesa non nasce organizzativamente ma nella vitale esperienza del Cristo risorto e glorificato”.

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