Vescovi europei: in preghiera con papa Francesco e sulle tombe di Paolo VI e Giovanni Paolo II, “servire l’Europa, un continente splendido nella sua varietà e nel suo unico destino”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Servire l’Europa. È un continente splendido nella sua varietà e nel suo unico destino; ha una responsabilità di fronte a sé stesso, alla storia, al mondo, al Vangelo”. Questa la “missione” che fin dal suo nascere si è dato il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa che quest’anno celebra il suo 50° anniversario. A ricordarlo è il card. Angelo Bagnasco, presidente del Ccee,nel suo “saluto” a Papa Francesco che purtroppo però è stato letto questo pomeriggio dal card. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e vice presidente del Ccce, dopo che il card. Bagnasco è risultato positivo al Covid. Per celebrare questo evento giubilare, i presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il continente europeo si sono dati appuntamento a Roma, attorno a Papa Francesco che ha celebrato la Santa Messa nella basilica di San Pietro, e in preghiera sulle tombe dei papi che hanno accompagnato il camino di comunione del Ccee. “Paolo VI, cinquant’anni fa – ricorda Bagnasco -, affidò al nostro Consiglio nascente: l’annuncio di Cristo Salvatore del mondo al nostro amato Continente. Quel compito non è venuto meno, anzi è accresciuto per il cambiamento d’epoca che in pochi decenni si è diffuso, e che ci trova immersi con i nostri popoli tra gioie e speranze, sfide e preoccupazioni”.  “A questa complessa e appassionata realtà umana, che forma la nostra terra e che si esprime con tradizioni e storie peculiari – dice il cardinale Bagnasco – noi Pastori non abbiamo una sapienza nostra da offrire, né confidiamo su efficienti organizzazioni o mezzi”. “Per questo vogliamo far risuonare il nome di Gesù nel cuore dell’Europa, un nome che non si impone ma che libera e salva, che ispira duemila anni di civiltà e bellezza”. La fede che si genera nell’Eucarestia – ha quindi assicurato Bagnasco – “ci dispone al dialogo con le altre Confessioni cristiane, con le altre Religioni, con ogni persona di buona volontà, cercando di ascoltarci e di parlarci gli uni gli altri con intelligenza d’amore e di fede, consapevoli del bisogno di riconciliare, nella verità di Cristo, la memoria e i cuori, affinché la pace interiore generi la pace dei popoli e delle Nazioni. Cinquant’anni di storia non sono molti, ma non si possono comprimere in un racconto, e forse sarebbe anche presuntuoso: i bilanci sono di Dio, a noi uomini tocca la coscienza di aver lavorato con serietà, passione, comunione ecclesiale: in una parola, con fede”. La Presidenza del Ccee terminerà il suo mandato quinquennale e la plenaria, sabato 25 settembre, nel pomeriggio, nominerà la nuova Presidenza Ccee. Domani, alle 17, i Presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa saranno accolti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

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