This content is available in English

Polonia: ripresi i pellegrinaggi al santuario mariano di Jasna Góra a Czestochowa. In arrivo giovani e personale sanitario

Al santuario mariano di Jasna Góra a Częstochowa dopo la lunga pausa dovuta al Covid-19 approdano di nuovo i pellegrini. I primi giunti davanti all’effigie della Madonna Nera, nella tradizione di pellegrinaggi mai interrotta dal 1656, provengono dalla diocesi di Łowicz. Quest’anno, durante il loro cammino i fedeli pregano perché la pandemia finisca, ma gli organizzatori hanno posto un forte accento anche sulla necessaria preparazione spirituale alla beatificazione del card. Stefan Wyszyński (1901-1981) prevista a metà settembre prossimo a Varsavia. Durante il passato weekend, su iniziativa di Radio Maria, l’emittente cattolica di Toruń, sono giunti al santuario di Częstochowa anche dei giovani, desiderosi – come Carlo Acutis di recente annoverato tra i beati – di “essere sempre uniti a Gesù”. Uno di essi, riassumendo le proprie emozioni, ha confidato: “Częstochowa è per me un luogo particolarissimo poiché io sono un piccolo miracolo della mia mamma, avvenuto con l’intercessione della Madonna di Jasna Góra”.
Fra i pellegrini che in questi giorni sono arrivati al santuario ci sono anche numerosi gruppi costituiti dal personale sanitario, e guidati da don Arkadiusz Zawistowski, responsabile per la pastorale di operatori sanitari dell’episcopato polacco. Il presule ha voluto ricordare i molti medici e paramedici morti nei mesi passati per il Covd-19. Sabato 22 maggio alla Madonna di Częstochowa è stata donata una particolarissima rosa di alabastro contenente l’urna con le ceneri delle donne trucidate nel campo di concentramento nazista di Ravensbrueck, a un centinaio di chilometri a nord di Berlino, negli anni 1939-1945.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa