Aborto: Noia (Policlinico Gemelli), “rubare il futuro procreativo è un delitto contro l’umanità”

“Rubare il futuro procreativo è un delitto contro l’umanità”. Così Giuseppe Noia, direttore dell’Hospice perinatale-Centro per le cure palliative prenatali del Policlinico Gemelli, durante la conferenza stampa organizzata da Pro Vita oggi a Roma, per presentare il rapporto sui costi derivanti dall’applicazione della legge sull’aborto. “Questa – spiega Noia – dovrebbe essere una legge non eugenistica ma è caratterizzata dalla cultura dello scarto perché dall’81 ad oggi è aumentato l’aborto eugenetico dopo il terzo mese più di dieci volte”. Noia si è soffermato sui danni causati dall’aborto farmacologico “di cu si dice spesso che sia una condizione più facile e indolore”. Ma “non è indolore – sottolinea – sul piano fisico, ma non lo è soprattutto sul piano psichico perché la donna è iper responsabilizzata, vede l’aborto in atto ed è spettatrice e attrice delle perdite che avvengono in qualsiasi momento”. Infine, il professore ricorda come si assista a un aumento degli aborti spontanei fra le adolescenti negli ultimi trent’anni. “L’aborto criptico continua ad esserci, l’aborto che manca di informazioni. Dobbiamo chiederci: chi informa delle reali conseguenze dell’aborto farmacologico? Chi informa le donne sul loro futuro procreativo? Non c’è informazione, c’è indifferenza”.

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