Aereo dirottato: Borrell (Ue), “gesto inammissibile” dalle autorità bielorusse. Liberare subito Pratasevich. Europa valuta conseguenze

È stato un gesto “inammissibile” quello compiuto dalle autorità bielorusse che ieri, 23 maggio, hanno costretto un aereo civile a effettuare un atterraggio di emergenza a Minsk. Lo scrive oggi Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Ue in una nota in cui sottolinea: “L’aereo era di proprietà di una compagnia dell’Ue e volava tra due capitali dell’Ue, trasportando più di 100 passeggeri”. Su quel volo, costretto ad atterrare da un aereo militare bielorusso, Raman Pratasevich, giornalista indipendente bielorusso, che a Minsk è stato trattenuto dalle autorità bielorusse. “Questo è l’ennesimo tentativo palese delle autorità bielorusse di mettere a tacere tutte le voci dell’opposizione”, denuncia Borrel che chiede “l’immediata liberazione dell’onorevole Pratasevich” e sollecita “un’indagine internazionale su questo incidente per accertare qualsiasi violazione delle regole dell’aviazione internazionale”. Con “questo atto coercitivo”, aggiunge Borrell “le autorità bielorusse hanno messo a repentaglio la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio”. Il fatto sarà oggetto di confronto alla prossima riunione del Consiglio europeo e “l’Ue valuterà le conseguenze di questa azione, compresa l’adozione di misure contro i responsabili”. Insieme a Pratasevich è stata trattenuta a Minsk anche la fidanzata Sofia Sapega, cittadina russa che studia diritto internazionale e diritto dell’Ue alla European Humanities University a Vilnius. Un comunicato dell’Università questa mattina denuncia “le ragioni infondate” che hanno portato al suo arresto e chiede venga garantita immediatamente assistenza consolare alla ragazza a Sofia.

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